Autonomia, Kompatscher: “Esempio di tutela delle minoranze”
Il presidente della Provincia ha accolto i rappresentanti delle altre autonomie speciali a Castel Tirolo per la Giornata dell’Autonomia, sottolineandone la centralità nella tutela delle minoranze.
TIROLO (USP). Il 5 settembre 1946 Karl Gruber e Alcide De Gasperi sottoscrissero l’Accordo di Parigi, fondamento giuridico internazionale dell’Autonomia dell’Alto Adige. Nel 79esimo anniversario di quella storica intesa, la Provincia autonoma di Bolzano ha celebrato la cosiddetta Giornata dell’Autonomia con un evento andato in scena a Castel Tirolo e incentrato su due tavole rotonde: la prima, dal titolo “Autonomie in transizione: le speciali tra riforme e indentità” ha visto, dopo l’intervento del presidente della Provincia autonoma di Bolzano Arno Kompatscher, quelli dell’omologo trentino Maurizio Fugatti, dell’assessore alle Autonomie locali della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia Pierpaolo Roberti, della segretaria generale della Regione autonoma Valle d’Aosta Stefania Fanizzi e della docente dell’Università di Innsbruck Esther Happacher. Gli interventi si sono incentrati sulle autonomie speciali, con un particolare sguardo al futuro.
Il presidente Kompatscher ha accolto gli ospiti alla tavola rotonda sottolineando la necessità di collaborare e affrontare insieme le sfide dell'Autonomia: "Le norme e i meccanismi volti alla tutela delle minoranze nell'ambito del nostro sistema di Autonomia si sono dimostrati efficaci, ma rimangono un compito e una sfida costante di adeguare continuamente tali norme alle esigenze e alle condizioni quadro nuove e mutate, in modo tale da non comprometterne in alcun modo gli obiettivi e l'efficacia". Riguardo l'Autonomia dell'Alto Adige, ha aggiunto che oggi è considerata in tutto il mondo uno dei pochi esempi di tutela efficace delle minoranze e la prova che è possibile risolvere in modo duraturo un conflitto tra maggioranza e minoranza sulla base del diritto internazionale.
Partendo dall’idea degasperiana, il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti ha rimarcato a sua volta: “Le Autonomie sono permanentemente in transizione. L’Autonomia è dinamica. A confermarlo non è solo la storia che ha visto una vera e propria rifondazione con il cosiddetto ‘secondo Statuto’ del 1972, ma se ne può avere riscontro anche guardando alle norme di attuazione e agli effetti che esse hanno avuto nel rendere efficace e tempestiva l’applicazione dello stesso Statuto e anche, in parte, all’allargamento delle competenze in capo alle due Province autonome. C’è bisogno di adattarsi ai cambiamenti e la risposta, almeno in parte, è nel ripensare alla nostra identità di autonomie speciali. Nella nostra peculiarità, nella nostra unicità”.
L’assessore alle Autonomie locali della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, Pierpaolo Roberti, ha rimarcato che l’Autonomia è responsabilità e ha specificato: "L’Autonomia si è dimostrata lo strumento più efficace per trasformare le difficoltà storiche, economiche ed etniche in occasioni di crescita e sviluppo. Il Friuli Venezia Giulia ne è un esempio concreto: una regione plurilingue e multiculturale, che ha saputo valorizzare le differenze e trasformare ciò che un tempo era confine e divisione in ponte di dialogo tra Europa e Balcani. È grazie all’Autonomia se le nostre peculiarità sono diventate punti di forza e se abbiamo potuto competere su scala internazionale. Per questo non possiamo permettere arretramenti: l’autonomia è un modello virtuoso, capace di tutelare le minoranze, ridurre gli sprechi e offrire soluzioni su misura per i territori, generando ricchezza e coesione”.
Ha raggiunto Castel Tirolo dal lato opposto dell’arco alpino, in rappresentanza della Regione autonoma Valle d’Aosta, la segretaria generale Stefania Fanizzi, la quale ha portato i saluti del presidente della Regione, Renzo Testolin, e ha rimarcato l’importanza legata all’Autonomia di governare con responsabilità il territorio: “Le Autonomie speciali, soprattutto se unite, sono ancora in grado di dimostrare quanto possa essere utile ed efficace la vicinanza degli amministratori ai propri cittadini e quanto l’impiego diretto delle risorse e un esercizio delle competenze legislative, che, a fronte di principi e normative sempre più articolate e complesse, possa meglio adattarle alle reali necessità del tessuto locale, siano realmente in grado di mantenere benessere e di garantire servizi di qualità ai propri cittadini”.
La professoressa Happacher, in quanto moderatrice della prima tavola rotonda, ha da parte sua ricordato il presidente Silvius Magnago, citandolo e sottolineando di “raccogliere i fiori lungo il sentiero”, ovverosia di cogliere le opportunità date dall’Autonomia nella sua evoluzione.
Della seconda tavola rotonda, dal titolo “Tutela delle minoranze, promozione del dialogo e della pace”, l'Ufficio Stampa della Provincia ha scritto in un secondo comunicato stampa.
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