Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO, escursione all'Alpe di Fanes
Formazione sulle Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO per i collaboratori delle organizzazioni turistiche. L'obiettivo è aumentare la conoscenza sul Patrimonio Mondiale.
BADIA (USP). Recentemente si è svolta un'escursione tra le Dolomiti, in un clima autunnale, nel Parco Naturale Fanes-Senes-Braies. Vi hanno preso parte circa 30 partecipanti delle organizzazioni turistiche delle Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO, del Geoparc Bletterbach e di IDM Alto Adige. Già nel novembre 2024 avevano frequentato una formazione sul Patrimonio Mondiale in Alto Adige al Centro visite Sciliar-Catinaccio nel novembre 2024 (di cui l'USP aveva scritto qui). Entrambi fanno parte del corso di formazione "Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO - Un'introduzione": si tratta di un progetto del tavolo di lavoro delle organizzazioni turistiche per le Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO, gestito dalla Ripartizione Natura, paesaggio e sviluppo del territorio della Provincia autonoma di Bolzano/Coordinamento Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO in Alto Adige e da IDM Alto Adige.
"Il corso di formazione ha l'obiettivo di a fornire informazioni, favorire lo scambio di idee e sensibilizzare l'opinione pubblica per promuovere una comprensione più consapevole di questo speciale paesaggio montano", spiega Elisabeth Berger, che per la Ripartizione si occupa del coordinamento Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO. "I partecipanti ricevono così un'introduzione completa ai temi legati al Patrimonio Mondiale e alle aree protette dell'Alto Adige, elementi fondamentali per l'inserimento delle Dolomiti nella Lista del Patrimonio Mondiale".
L'escursione ha percorso una parte del Dolomites World Heritage Geotrail, dalla Capanna Alpina al Lago di Limo e ritorno. Sull'Alpe di Fanes i partecipanti hanno potuto osservare come le rocce siano state piegate dai movimenti tettonici. Al lago di Limo, si è potuto invece ammirare un tipico paesaggio carsico formato dall'erosione del calcare da parte dell'acqua piovana. I geologi Corrado Morelli e Daniel Costantini dell'Ufficio Geologia e prove materiali hanno spiegato perché la geologia è uno dei motivi per cui le Dolomiti sono state inserite nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco. Matteo Rubatscher del Centro Visite Fannes-Senes-Braies ha presentato le peculiarità del parco naturale, mentre Elisabeth Berger ha affrontato le sfide attuali che l'area del Patrimonio Mondiale deve affrontare.
In Alto Adige, le Tre Cime, Fanes-Senes-Braies, Puez-Odle, Sciliar-Catinaccio, Latemar e il monumento naturale del Bletterbach fanno tutti parte del Patrimonio Mondiale. Un totale di nove gruppi montuosi – una selezione rappresentativa delle Dolomiti – sono stati iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale nel 2009. Le aree iscritte, per un totale di 231.000 ettari, si estendono tra le province di Bolzano, Trento, Belluno, Pordenone e Udine.
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