Le competenze socio-emotive entrano nel curricolo scolastico

Dal 1° settembre 2026 le competenze entreranno a far parte della didattica della Scuola italiana. Galateo: "Il benessere emotivo a scuola è la base dell’apprendimento e della convivenza"

BOLZANO (USP). La scelta pone l’Alto Adige all'avanguardia in Italia e in Europa, introducendo in modo strutturale nella didattica temi come la consapevolezza di sé, la gestione delle emozioni, l’empatia, le relazioni positive e le decisioni responsabili. Dal 1° settembre 2026, le competenze socio-emotive entreranno ufficialmente a far parte del curricolo degli studenti della scuola italiana, introdotte dalle nuove Indicazioni provinciali per il primo e il secondo ciclo di istruzione. 

“È una svolta che ci differenzia da tutti gli altri sistemi scolastici italiani, poiché riconosciamo che il benessere emotivo è la base dell’apprendimento e della convivenza. La scuola deve anche favorire la crescita di persone consapevoli e capaci di relazioni sane", sottolinea il vicepresidente e assessore all'Istruzione Marco Galateo. "È una visione moderna e profondamente umana dell’educazione”.  Per approfondire concretamente questo tema, la scuola italiana sta organizzando per il 2026 un convegno dedicato a dirigenti e docenti. 

Le competenze socio-emotive al centro delle nuove Indicazioni

Secondo le nuove Indicazioni provinciali, le competenze socio-emotive rappresentano la chiave per lo sviluppo integrale della persona. Si tratta di molteplici aspetti, come la capacità di comprendere i propri punti di forza, i limiti ma anche le proprie emozioni. Allo stesso tempo è necessario sviluppare le strategie adeguate a gestire le emozioni e le relazioni, ad esempio il confronto, il conflitto o lo stress. Lavorare sulle competenze emotive implica anche il promuovere la capacità di empatia e il rispetto. Questo percorso permette di costruire relazioni costruttive e offre gli strumenti per effettuare scelte etiche e consapevoli. “A livello nazionale il concetto di competenze socio-emotive è stato introdotto nella scuola con il Decreto Ministeriale 183/2024 e la successiva Legge 22/2025. Ora vengono integrate in modo trasversale in tutte le discipline e nei progetti di educazione civica”, sottolinea il sovrintendente Vincenzo Gullotta. L’approccio in provincia di Bolzano si distingue dal sistema nazionale per una visione olistica dell’educazione, dove la persona è considerata nella sua completezza. Ogni docente sarà chiamato a contribuire allo sviluppo di queste competenze, attraverso metodologie attive, cooperative e laboratoriali; per questo motivo saranno attivati percorsi di formazione specifica per docenti, oltre ai servizi di supporto psicologico e orientamento.

tl