La SP 37 Passo Valparola riapre al traffico dal 19 novembre
Completati i lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza. La strada riaprirà al traffico la sera di mercoledì 19 novembre. Intervento da 10,2 milioni di euro finanziato dal MIT.
BADIA (USP). La strada provinciale SP 37, arteria che collega San Cassiano al Passo Valparola sarà riaperta al traffico a doppio senso di marcia nella serata di mercoledì 19 novembre, a seguito della conclusione dei lavori principali di messa in sicurezza, rettifica geometrica e riqualificazione strutturale.
L'obiettivo primario del progetto è stato il significativo miglioramento degli standard di sicurezza stradale e idrogeologica della SP 37, un’arteria vitale per la mobilità alpina e per il collegamento strategico con la provincia di Belluno. “Con questa riapertura restituiamo alla valle una strada moderna e funzionale, frutto di un lavoro attento e condiviso”, sottolinea Daniel Alfreider, assessore provinciale alla Mobilità e alle Infrastrutture. “È un passo importante per chi vive e lavora qui e per chi raggiunge le nostre montagne ogni giorno. Miglioriamo la mobilità e la raggiungibilità dei nostri territori, rafforzando collegamenti essenziali con le valli vicine e con le aree limitrofe”, ha concluso Alfreider.
Investimento da 10,2 milioni di euro per un tratto cruciale di quasi 2 km
L’opera ha interessato un tratto cruciale di quasi 2 chilometri, compreso tra il km 8+550 e il km 10+300 nel Comune di Badia, tra San Cassiano e il Passo Valparola. L'intervento è stato inserito nel piano degli investimenti strategici per garantire l'accessibilità e la sicurezza delle infrastrutture in vista delle Olimpiadi Invernali Milano Cortina 2026. A questo proposito, l’amministratore delegato di Società Infrastrutture Milano Cortina (SIMICO), Fabio Massimo Saldini, ha rimarcato che "l'opportunità dei Giochi dimostra, praticamente e concretamente, la legacy sui territori a beneficio di tutte le comunità. È per noi un privilegio poter lavorare a ciò".
L'investimento complessivo per questa complessa operazione ammonta a 10,2 milioni di euro, interamente finanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT).
I lavori di rifinitura (tappeto di usura finale e segnaletica orizzontale) saranno ultimati nella primavera del 2026, al miglioramento delle condizioni climatiche.
Richieste soluzioni ingegneristiche avanzate
La natura del terreno e i preesistenti fenomeni di cedimento e rischio idrogeologico hanno richiesto l’adozione di soluzioni ingegneristiche avanzate.
In primis, la messa in sicurezza idrogeologica, in particolare per quanto concerne la difesa da colate e valanghe (nel tratto tra il km 8+550 e il km 9+490) e il miglioramento geometrico (tra il km 9+180 e il km 9+400), con l’ampliamento della sede stradale verso monte per contrastare fenomeni di cedimento.
In un secondo momento è toccato alla riqualificazione strutturale e alla rettifica (tra il km 9+490 e il km 10+300), con la ricostruzione dei muri di sostegno e le opere geotecniche speciali. Dove le condizioni geologiche lo hanno permesso, sono stati realizzati muri ciclopici. Nei tratti di maggiore instabilità, è stata necessaria l'installazione di una parete chiodata in spritzbeton (calcestruzzo spruzzato), rivestita esternamente con muratura a mosaico grezzo per garantire il corretto inserimento paesaggistico. Nelle aree di transizione, sono stati costruiti muri di sostegno in pietra naturale.
Uno sguardo alla mobilità sostenibile
L’intero progetto, oltre alla sicurezza veicolare, ha promosso la mobilità dolce con l'implementazione di una corsia ciclabile dedicata, in allargamento della banchina, esclusivamente nella direzione di salita verso il Passo Valparola, migliorando l'esperienza degli appassionati ciclisti. L’intero tracciato è stato concepito per assicurare un'elevata visibilità e un'esperienza di guida più sicura.
gm


