Rapporto estivo 2025: l'occupazione cresce, ma le sfide rimangono

Mercato del lavoro: tra maggio e ottobre in crescita i settori turismo e sociale, mentre mostra segni di debolezza quello dell'automotive. Disoccupazione amministrativa in aumento del 5,4 per cento.

BOLZANO (USP). Il rapporto sul mercato del lavoro per il semestre estivo 2025 mostra un quadro differenziato: rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, il numero dei lavoratori dipendenti è aumentato dell'1,9 per cento, in linea con la media pluriennale. Tuttavia, anche la disoccupazione amministrativa è aumentata significativamente, del 5,4 per cento rispetto all'anno precedente. Questi dati sono stati illustrati in dettaglio in occasione della presentazione del rapporto da parte dell'assessora provinciale al Lavoro Magdalena Amhof e del direttore del Servizio Mercato del lavoro Stefan Luther, il 9 dicembre a Palazzo Widmann.

“Una politica attiva per l’occupazione è necessaria ed efficace”, ha sottolineato l'assessora provinciale Magdalena Amhof. "Stiamo lavorando a una strategia fino al 2030 per mantenere l'Alto Adige attrattivo come luogo di lavoro, con posti di lavoro di alta qualità, un forte valore aggiunto e una migliore mediazione tra aziende e persone in cerca di lavoro. Una chiave di volta è l'aumento della partecipazione al mondo del lavoro, in particolare delle donne, dei giovani e delle persone mature. In provincia abbiamo un potenziale di 10.000-12.000 lavoratori e lavoratrici che potremmo acquisire per il mercato del lavoro", ha spiegato l'assessora.

Il direttore del Servizio Mercato del lavoro Stefan Luther ha commentato i dati attuali, secondo cui la crescita dell'occupazione è stata particolarmente forte nel settore alberghiero e della ristorazione (+4,0%), nell’assistenza sociale non residenziale (+3,5%) e in altri servizi privati (+2,9%), nonché nell'edilizia (+2,5%). Si è registrata una crescita modesta nel commercio (+1,5%). In calo invece il settore manifatturiero (-0,3%), soprattutto nel settore automobilistico (dove sono stati soppressi 450 posti di lavoro).

Per quanto riguarda la durata dei contratti, si registra un aumento del 2 per cento dei contratti a tempo indeterminato, ma anche i contratti a tempo determinato sono cresciuti dell'1,9 per cento. L'occupazione maschile è aumentata del 2,4 per cento, superando la crescita di quella femminile (+1,3 per cento).

Per quanto riguarda la disoccupazione amministrativa, Luther ha spiegato: “Nel periodo in esame, sono state registrate in media 13.027 persone disoccupate, con un aumento del 5,4 per cento, ovvero 662 persone, rispetto all'anno precedente. È evidente l'aumento dei disoccupati senza residenza in Alto Adige, con un incremento del 19,6 per cento”, ha aggiunto Luther in riferimento alle particolarità del semestre. Questo andamento è dovuto, tra l'altro, a un inizio di stagione piuttosto modesto. Il numero dei disoccupati di lunga durata immediatamente collocabili, 339 persone, è infatti al livello più basso dal 2008, mentre il numero complessivo dei disoccupati di lunga durata è leggermente aumentato.

“La situazione occupazionale rimane nel complesso moderatamente positiva, ma ci troviamo di fronte a sfide strutturali. Il calo nel settore automotive è un segno di cambiamenti strutturali; il numero crescente di disoccupati senza residenza in Alto Adige dimostra che abbiamo bisogno di misure mirate per attivare meglio il potenziale di manodopera esistente e per reinserire i disoccupati nel mercato del lavoro in modo più sostenibile”, ha riassunto Luther. Nel confronto europeo, l'Alto Adige continua a posizionarsi bene per quanto riguarda il tasso di occupazione, ma rispetto alle limitrofe regioni settentrionali esiste un potenziale di miglioramento. A tal fine è attualmente in corso lo studio “REX”, che analizza le ragioni dell'emigrazione e dei movimenti pendolari, nonché il potenziale di ritorno. I risultati sono attesi per l'inizio del 2026.

Sono state effettuate anche le prime analisi sugli effetti del centro commerciale WaltherPark, inaugurato a Bolzano nel mese di ottobre. Complessivamente vi lavorano 601 dipendenti, 408 dei quali con contratto a tempo determinato. Il 32 per cento dei lavoratori proviene da altre province italiane, il 32 per cento dall'Alto Adige e il 36 per cento dall'estero. Il 21 per cento dei lavoratori del WaltherPark aveva registrato la propria disoccupazione, il 16 per cento è alla prima esperienza lavorativa o non lavora da molto tempo. Si riscontra anche una certa concentrazione: il 30 per cento dei lavoratori è impiegato presso i tre maggiori datori di lavoro.

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