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Adattare la propria alimentazione al momento della vita che si sta attraversando*

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Le indicazioni valide per la popolazione generale possono necessitare di leggeri adattamenti, che rispondano alle necessità del corpo caratteristiche di particolari periodi.

Durante la gravidanza, per esempio, è necessario apportare nutrienti che soddisfino il fabbisogno della mamma, ma anche quello di crescita del feto. In gravidanza è necessario evitare di prendere troppo peso, controllando il peso e affidandosi ai consigli dietetici del medico per ridurre al minimo i rischi di complicanze.

L’organismo dei bambini utilizza parte dell’energia assunta con il cibo per la crescita. Ciò impone di adottare uno stile alimentare distribuito in 5 pasti quotidiani: oltre ai 3 principali, 2 spuntini che facciano fronte ai bisogni nutritivi, senza portare però a un eccessivo introito di calorie. È fondamentale che la dieta sia varia, ricca e abbia un alto contenuto di frutta e ortaggi. Fondamentale è l’apporto di proteine, vitamine (soprattutto la C, la D e il complesso B) e sali minerali (soprattutto calcio, ferro e iodio, quest’ultimo anche mediante l’uso di sale iodato). I bambini andrebbero incoraggiati ad assaggiare cibi diversi e a masticare bene il cibo.

Gli anziani, al contrario, possiedono processi di utilizzo del cibo rallentati. il bisogno di energia infatti diminuisce all’aumentare dell’età e, pertanto, di questo si dovrà tenere conto nella scelta dell’alimentazione. Concretamente, gli anziani devono consumare la stessa quantità di proteine che erano soliti consumare in precedenza, privilegiando latte, formaggi a basso contenuto di grassi, legumi, uova, pesce e la carne (soprattutto carne magra e pollame). Sono da ridurre i grassi, preferendo quelli più ricchi in acidi monoinsaturi (olio di oliva) e polinsaturi (olio di semi).

*Fonte: http://www.salute.gov.it/portale/salute/p1_5.jsp?lingua=italiano&id=108&area=Vivi_sano

 

Ks

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