12-15 maggio 2004 - Centro Trevi Bolzano - Russo? Parla la terra dell'uccello di fuocoDicono di noiHome

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Poselje, saltimbanchi dalla Russia

Gli artisti girovaghi oggi nel centro storico. Sabato al teatro di Gries con “Vanno i cosacchi…”

Passeggiando per il centro di Bolzano, giovedì e venerdì pomeriggio, si potrebbe venir sorpresi da un insolito spettacolo di voci, suoni e colori dalla Russia. Si tratta di un “balagancik”, un teatrino di saltimbanchi arrivato direttamente da San Pietroburgo per far conoscere al pubblico della nostra città l'antica tradizione slava degli artisti girovaghi che animavano le piazze e i mercati suonando particolari strumenti, esibendosi in acrobazie, sempre accompagnati dall'orso, zio Miša, uno dei simboli della Russia, e dalla capretta, "koza", ora rappresentati da artisti travestiti. I musicisti e ballerini folk del gruppo Poselje di San Pietroburgo, saranno i protagonisti di quest'itinerario musicale proposto all'interno dell'evento “Russo? Parla la terra dell'uccello di fuoco”, fino al 15 maggio al Centro Trevi. Il teatrino itinerante partirà alle 14.30 dalla piazzetta di fronte al Teatro Nuovo, si sposterà in piazza Domenicani e proseguirà per via Goethe, piazzetta della Mostra, piazza.

Walther, piazza del Grano, vicolo Gumer, piazza Municipio, Portici, piazza Erbe per dirigersi poi verso il centro Trevi, cuore della manifestazione dedicata alla cultura, alla lingua e alle tradizioni russe. Ma la travolgente energia dei Poselje tornerà in altri due momenti dell'iniziativa dell'Ufficio Bilinguismo e Lingue Straniere della Provincia. Venerdì 14 alle 9.30 il “balagancik” sarà riproposto al Trevi per i bambini delle scuole elementari, mentre sabato alle 21 al Teatro Comunale Telser, la compagnia di San Pietroburgo presenterà lo spettacolo “Vanno i cosacchi…”, appuntamento conclusivo della manifestazione che domenica si sposta alla Chiesa Russo-Ortodossa di Merano. Coinvolgente il repertorio di bylini, romanze, canzoni liriche, danze, come quella del pugnale, quella dei cosacchi e quelle rituali. Balli a cui il pubblico è chiamato a partecipare per calarsi nello  spirito di gioia, allegria e amicizia della musica popolare russa. Molto particolari le melodie e i canti

tradizionali, eseguiti con più di 15 strumenti popolari russi, tra cui la balalajka, o altri più curiosi come il fidl, il corno di Vladimir, la lira su ruote. E altrettanto particolari sono i costumi, fedele riproduzione degli abiti tradizionali dei cosacchi, che hanno in sé simboli magici, come i merletti delle sottogonne, che secondo le antiche credenze proteggevano contro gli spiriti maligni. L'ingresso allo spettacolo è libero. Informazioni: 0471/303401

Corriere dell'Alto Adige, 14 maggio 2004, Cristina Bonvicini Dotti

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