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Pensioni basse, rafforzate le misure di sostegno al reddito

Rafforzate le misure per il sostegno alle pensioni più basse: elevato il limite di reddito per il contributo per l’affitto, aumentato l'importo del contributo.

L'assessora Martha Stocker ed il direttore della Ripartizione politiche sociali, Luca Critelli, con i responsabili delle organizzazioni sindacali dei pensionati Foto: USP - Annamaria Savio

Dal settembre 2014 chi percepisce una pensione bassa ha diritto ad un contributo provinciale per l’affitto e le spese accessorie. L'anno scorso, oltre 2000 pensionati altoatesini hanno percepito questo contributo, ma vi è ancora oggi una fascia di aventi diritto che, per varie ragioni, non richiedono questo sostengo all’ente pubblico. La Giunta provinciale ha deliberato di recente l’aumento dell’importo del contributo e anche l'aumento dell’importo netto annuo che rientra nel contributo stesso, in modo da allargare il numero degli aventi diritto. I dettagli delle misure sono stati presentati questa mattina (8 giugno) dall’assessora provinciale Martha Stocker e dal direttore della Ripartizione politiche sociali, Luca Critelli, unitamente ai rappresentanti dei sindacati dei pensionati. "Abbiamo deciso di allargare la platea di coloro che hanno diritto al sostegno provinciale - ha spiegato la Stocker - e di adeguare gli importi già introdotti a partire dal 2014. In questo modo, sempre nell’ambito di quanto previsto dalle norme nazionali e dall’INPS, si vuole venire incontro ai pensionati altoatesini che percepiscono una pensione bassa ed hanno obiettive difficoltà economiche. Attraverso una capillare campagna di sensibilizzazione, che coinvolgerà anche i sindacati dei pensionati, attraverso i rispettivi Patronati, vogliamo raggiungere ed informare tutti coloro che hanno diritto a queste misure di sostegno sociale”.

In sostanza la Giunta ha deciso di abbassare da 70 a 65 anni l’età di coloro che percepiscono una pensione bassa ed hanno quindi diritto ad un contributo maggiorato per le spese d’affitto ed accessorie per l’alloggio. Contemporaneamente l’importo complessivo massimo delle entrate nette da pensione passa da un massimo di 7.800 euro (650 euro mensili) a 9.000 euro all'anno (750 euro mensili), mentre egli importi delle prestazioni rispettivamente di 150/170/185 euro mensili sinora previsti vengono aumentati sono ad un massimo di 200 euro al mese. "Le novità – ha aggiunto Luca Critelli - partono da luglio 2018. Le domande vanno presentate al Distretto sociale di riferimento e le prime potranno essere inoltrate a partire dal prossimo 21 giugno. La presentazione di una domanda è possibile in ogni momento". I pensionati che non hanno i requisiti per l‘importo maggiorato, ma che dispongono comunque di un reddito basso, possono rivolgersi al Distretto sociale per verificare il diritto al normale contributo per i costi accessori, leggermente più basso (fino ad un reddito di circa 1.090 euro mensili per persone singole; fino a circa 1.420 euro mensili per coppie).

Qualora la persona viva in affitto da privati, può essere richiesto un contributo al canone di locazione (fino ad un reddito di circa 1.330 euro mensili per persone singole; fino a circa 1.740 eirp mensili  per coppie). Questo contributo può essere richiesto al Distretto sociale nel quadro della stessa domanda. I rappresentanti dei pensionati in seno alle organizzazioni sindacali, Gastone Boz (CGIL), Stephan Vieider (ASGB), Remigio Servadio e Danilo Tommasini (UIL), Annarita Montemaggiore (CISL), hanno quindi espresso il loro ringraziamento per la misura adottata dalla Giunta ed assicurato il loro impegno per diffondere capillarmente tra i loro iscritti le informazioni relative alle nuove opportunità previste dalla normativa provinciale.

FG

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