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Corpo forestale provinciale e Carabinieri suggellano la cooperazione

Collaborazione tra Corpo forestale provinciale e Arma dei Carabinieri valorizzata e istituzionalizzata ai massimi livelli con un accordo di collaborazione firmato ufficialmente oggi (5 aprile).

Oggi (5 aprile) il generale di corpo d'armata Andrea Rispoli, comandante del Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari (CUFAA), e il presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, hanno firmato un accordo scritto di collaborazione tra Comando generale dell'Arma dei Carabinieri e Corpo forestale provinciale. Kompatscher era stato autorizzato a firmare il documento dalla Giunta provinciale. 

I vari settori e le modalità della collaborazione sono disciplinati in otto articoli; l'accordo ha una validità iniziale di tre anni. L'Arma dei Carabinieri e il Corpo Forestale provinciale hanno tradizionalmente lavorato bene insieme su base quotidiana. A livello nazionale, il Corpo forestale dello Stato è stato incorporato nell'Arma dei Carabinieri come unità separata nel 2015, mentre nelle Regioni e Province autonome, tra cui l'Alto Adige, il Corpo forestale è rimasto autonomo. Tuttavia, la collaborazione quotidiana tra i Carabinieri e il Corpo forestale in Alto Adige è sempre stata mantenuta. 

Rispoli e Kompatscher concordano sul fatto che la firma di questo accordo sia un importante segnale istituzionale e concreto. "Siamo orgogliosi della nostra Autonomia e la custodiamo con responsabilità, ma allo stesso tempo siamo anche consapevoli che non possiamo migliorare da soli. Sfruttiamo l'opportunità di fare squadra con partner validi, dimostrando così che Autonomia significa aprirsi e lavorare per il progresso e non isolarsi e andare per la propria strada", ha dichiarato Kompatscher.  

La partnership richiama anche l'articolo 9 della Costituzione, che è stato modificato non molto tempo fa: si tratta della tutela costituzionale di animali e piante e dell'intero ecosistema. "La nostra cerimonia di oggi è quindi anche in linea con l'espresso desiderio del legislatore", ha sottolineato il generale di corpo d'armata Rispoli. Il modo in cui l'Alto Adige e gli altoatesini trattano la loro terra è sempre stato encomiabile, ed è per questo che, da meranese, è orgoglioso di firmare il primo accordo di questo tipo tra il Comando generale dell'Arma dei Carabinieri e il Corpo forestale e la Provincia autonoma di Bolzano.   

Con questo spirito, l'Arma dei Carabinieri e il Corpo forestale provinciale sfrutteranno le sinergie, eviteranno i doppioni e favoriranno gli scambi a livello personale, nella formazione e, soprattutto, nell'ambito dei dati. "La collaborazione tra l'Arma dei Carabinieri e il Corpo forestale provinciale nell'ambito degli incendi boschivi e del controllo del rispetto della Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (CITES), nonché del bracconaggio, è ben nota", ha dichiarato Günther Unterthiner, direttore della Ripartizione Servizio forestale. L'unione delle competenze di entrambe le parti nei vari settori della tutela forestale e ambientale porterà benefici all'ecosistema, ma anche alla popolazione.  Da qualche tempo i Carabinieri dispongono di uno strumento speciale: lo "Smart forest monitoring". "Questo ci permette di monitorare i boschi con l'aiuto di vari sensori, droni, satelliti e attrezzature speciali installate sugli elicotteri. Riceviamo dati sulla contaminazione del suolo e dell'acqua, ma anche sull'infestazione di malattie", ha spiegato il generale di corpo d'armata Rispoli. "L'utilizzo di questa tecnologia è un valore aggiunto per l'Alto Adige nella gestione delle infestazioni da bostrico: abbiamo alcuni strumenti a disposizione, ma più informazioni abbiamo, meglio possiamo reagire", ha dichiarato Luis Walcher, assessore provinciale all'Agricoltura e alle Foreste. 


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ASP/uli/mdg