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Il presidente Kompatscher incontra la consigliera di parità Hofer

Tra gli argomenti al centro del primo contro tra Kompatscher e la nuova consigliera di parità i diversi aspetti legati al Piano d'azione per la parità di genere Alto Adige ÆQUITAS.

“Uno scambio di idee costruttivo”. Così il presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, ha voluto riassumere il primo incontro tenutosi oggi (3 maggio) a Bolzano con la nuova consigliera di parità Brigitte Hofer, eletta il 10 aprile scorso dal Consiglio provinciale nella sua nuova funzione, al posto di Michela Morandini.

Durante l'incontro tra Hofer e il presidente Kompatscher, competente all'interno della Giunta anche per il settore delle pari opportunità, sono stati discussi i contenuti e le priorità del Piano d'azione per la parità di genere Alto Adige ÆQUITAS. Particolare attenzione è stata rivolta alla questione della conciliazione tra famiglia e lavoro, ambito per cui sono necessarie maggiori misure di sostegno. Hofer e Kompatscher hanno concordato sul fatto che il tema non dovrebbe più essere percepito come una classica "questione femminile", ma andrebbe esteso all'intero ambito genitoriale, essendo le misure di conciliazione rivolte ad entrambi i genitori. Durante il cordiale colloquio sono stati affrontati anche altri rilevanti temi come la necessità di aumentare la presenza delle donne nei ruoli apicali, la violenza contro le donne e la generale carenza di manodopera e lavoratrici qualificate.

Kompatscher ha auspicato che i datori di lavoro possano offrire un posto di lavoro a potenziali dipendenti riflettendo su un maggiore equilibrio tra lavoro e vita privata: un presupposto importante al fine di aumentare l’attrattiva dell’offerta di lavoro. "Insieme dobbiamo lavorare a un cambiamento culturale rivolto ad una maggiore uguaglianza. L'eliminazione degli stereotipi di ruolo è una questione fondamentale quanto l'eliminazione delle ingiustizie strutturali", ha sottolineato Kompatscher.

La consigliera per le pari opportunità rappresenta nella sua veste un punto di contatto indipendente per tutte le questioni relative alla discriminazione di genere sul luogo di lavoro. Fornisce inoltre consulenza e informazioni sul mobbing sul luogo di lavoro. Essa può condurre mediazioni ed è membro di diverse commissioni e gruppi di lavoro, tra cui la Commissione provinciale per le pari opportunità per le donne.


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