Alto Adige nei documentari

La sezione Alto Adige della Mediateca comprende complessivamente 1.500 titoli. Un’occasione per scoprire aspetti anche meno noti della nostra provincia, della cultura e delle tradizioni del nostro territorio nei suoi vari aspetti. Scarica l’edizione 2020 del CATALOGO DOCUMENTARI ALTO ADIGE o inoltra la  Richiesta di una copia.

Il catalogo raccoglie le schede di 300 documentari prodotti, co-prodotti o di cui sono stati acquisiti i diritti tra il 1995 e il 2020, suddivise nelle sezioni arte, cinema, geografia, natura, società,                                                                                                                                                                                                                                                                                    sport e montagna, storia, tecnologia. I filmati sono tutti disponibili per il prestito gratuito.

Per motivi di studio o di ricerca è possibile richiedere a titolo gratuito, previa richiesta scritta e motivata, una copia dei documentari di interesse, qualora i diritti siano disponibili.
Analoghi servizi ed attività sono offerti dall’ufficio Amt für Film und Medien.

 

  • STORIE DI TERRE E D’ACQUA. Adige-Etsch

    STORIE DI TERRE E D’ACQUA. Adige-Etsch

    Regia: Vittorio Curzel, Produzione: Chorus Film Factory, Trento, 2018 Formato: DVD - Durata: 76 min Lingua: Tedesco/Italiano | Sincronizzato: Italiano/Tedesco Disponibilità: Prestito
    Un cammino lungo le rive dell’Adige e un viaggio nel territorio e nel paesaggio, attraversando ambienti e culture diversi, dal mare Adriatico alle Alpi, percorrendo la pianura veneta e le valli del Trentino e dell’Alto Adige/Südtirol. La narrazione è divisa in tre parti: dalla foce, all’interno del Parco del Delta del Po, fino alla Chiusa di Verona, che segna il passaggio dalla Valle Padana alle Alpi; poi la Valle dell’Adige, passando per Rovereto, Trento e Bolzano; infine l’ultimo tratto, attraverso il Burgraviato e la Val Venosta, fino alla sorgente del fiume, a 1550 m. di altitudine, nei pressi del Passo Resia. Secondo fiume per lunghezza in Italia (410 km), un tempo navigabile dal mare fino alle soglie di Bolzano, l’Adige collega il mondo culturale italiano con quello tedesco, il bacino mediterraneo con l’Europa centrale. Lungo l’Adige corrono antiche vie di comunicazione e di commercio, come la Via Claudia Augusta, itinerari percorsi da pellegrini, imperatori ed eserciti, scienziati e viaggiatori, ma anche da molti artisti: pittori, musicisti, poeti, scrittori. © 2017/18 Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi

  • SULLE ORME DI JOSEPH NOLDIN. L’uomo delle scuole catacombe (1888-1929)

    SULLE ORME DI JOSEPH NOLDIN. L’uomo delle scuole catacombe (1888-1929)

    Regia: Luis Walter, Produzione: Luis Walter Film, Bolzano, 2012 Formato: DVD - Durata: 53 min Lingua: Tedesco | Sottotitoli: Italiano Disponibilità: Prestito
    Il filmato racconta la vita tragica di Josef Noldin. Nato a Salorno nel 1888, si laurea in giurisprudenza a Innsbruck. Nella guerra del 1914-18 è tenente dei Kaiserjäger al fronte in Galizia. Dopo 6 anni di prigionia in Siberia nel 1920 ritorna in patria a Salorno, dove niente è più come prima. Il tedesco è vietato, anche nelle scuole. L’avvocato Josef Noldin organizza con il canonico Michael Gamper corsi in lingua tedesca per i bambini: nascono le «Katakombenschulen», scuole clandestine in lingua tedesca per i bambini privati del diritto allo studio nella loro madrelingua. Queste attività si svolgono in case private, sui masi, nelle canoniche. Se scoperti, insegnanti e padroni di casa vengono duramente perseguitati dal regime fascista. Josef Noldin viene confinato sull’Isola Lipari, dove si ammala. Nel 1929 ritorna a Salorno, dove muore a soli 40 anni. Rudolf Benedikter, nipote di Josef Noldin, si reca a Lipari sulle orme del nonno. © 2014 Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi

  • SULLE STRADE DEI VINI. Un viaggio lungo le ciclabili dell’Alto Adige

    SULLE STRADE DEI VINI. Un viaggio lungo le ciclabili dell’Alto Adige

    Regia: Paolo Casalis, Produzione: Fuorifuoco, 2020, Formato: DVD, Durata: 60 min, Lingua: Italiano, Sottotitoli: IT, EN, Disponibilità: Prestito
    Un viaggio lungo le ciclabili dell’Alto Adige La vacanza di un gruppo di amici lungo le ciclabili dell’Alto Adige diventa occasione per raccontare, attraverso i suoi vini, un territorio, la sua cultura e i suoi protagonisti. Nell’era del turismo lento e di prossimità, Sulle strade dei vini è un viaggio nella regione più bike-friendly d’Italia: quasi 500 chilometri di piste ciclabili, il sogno di ogni cicloturista. Il documentario segue il viaggio di quattro amici: Marco, ciclista e illustratore, Lidia e Carmelo, giovane coppia di fidanzati, e Adrian. È un viaggio fatto di chilometri in bicicletta, di visite in cantina e incontri con oltre venti produttori, di brindisi e di degustazioni. Vigneti biodinamici e resistenti, vitigni internazionali e varietà autoctone, tradizione e innovazione. Se è vero che il mondo vino può prendere infinite strade diverse, in Alto Adige con coraggio, spirito di innovazione e invidiabile capacità di fare gruppo le stanno provando tutte, anche quelle meno battute, quelle che altrove affronteranno solamente in futuro. Che ci piacciano, oppure no.

  • T-RAUM. UNA CONCRETA UTOPIA. Gli attori della compagnia Teatro La Ribalta

    T-RAUM. UNA CONCRETA UTOPIA. Gli attori della compagnia Teatro La Ribalta

    Regia: Mauro Podini Produzione: Helios Sustainable Films, Bolzano, 2017 Formato: DVD - Durata: 37 min Lingua: Italiano/Inglese/Tedesco | Sottotitoli: DE/IT, Disponibilità: Prestito
    T-Raum è il nome del luogo in cui ogni giorno a Bolzano gli attori della compagnia Teatro la Ribalta - Kunst der Vielfalt provano e mettono in scena i loro spettacoli di teatro-danza. È l’unica compagnia in Italia ad essere composta da attori e attrici professionisti con disabilità psicomotorie. Diretti dal carismatico e istrionico Antonio Viganò, il documentario mostra un inedito e sorprendente dietro le quinte della compagnia alle prese con la creazione del nuovo spettacolo Il Ballo. In T-Raum, le cui riprese sono durate oltre un anno, si vede soprattutto il duro lavoro degli attori guidati dal direttore e dai i suoi collaboratori più stretti, primi fra tutti la coreografa Julie Stanzak, danzatrice storica del Tanztheater Wuppertal di Pina Bausch. Consapevoli di essere una compagnia diversa, per Antonio la sfida più grande è quella di essere giudicati dal pubblico per il valore artistico delle loro opere. E questa è anche la sfida del documentario! Una concreta utopia che si rinnova di spettacolo in spettacolo. © 2017 Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi

  • TEMPI MODERNI. BORGO VITTORIO. Dalla fabbrica nasce un paese

    TEMPI MODERNI. BORGO VITTORIO. Dalla fabbrica nasce un paese

    Regia: Gerd Staffler, Produzione: Curatorium per i Beni Tecnici Culturali, Bolzano, 2009 Formato: DVD - Durata: 10 min Lingua: Italiano | Sottotitoli: _ Disponibilità: Prestito
    Documentario n. 19 della serie Tempi Moderni - Monumenti della Tecnica lungo le piste ciclabili. Questo episodio tratta la storia di Sinigo, dalla fabbrica al borgo. Quelle che fino al 1924 erano le paludi di Sinigo, poco produttive e malsane, divennero, dopo la decisione del regime fascista, la sede della fabbrica per fertilizzanti. Solo le proteste continue degli operatori turistici di Merano fecero cambiare idea a chi voleva costruire l’impianto a Marlengo. La forza lavoro proveniente dall’Italia Centro-orientale e le risorse energetiche disponibili, fornite dall’impianto della vicina centrale idroelettrica di Marlengo, hanno facilitato l’operazione. A Sinigo, con il sorgere della più grande fabbrica di azoto in Italia, per la produzione intensiva di fertilizzanti chimici, inaugurata dalla Montecatini nel 1926, è nato anche il borgo con le case per gli operai e le strutture ricreative, i circoli, gli spacci. Il documentario affronta il fenomeno “Sinigo”. © 2011 Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi

  • TEMPI MODERNI. CANNONI DELLE NEVI. Tecnologia americana per le Dolomiti

    TEMPI MODERNI. CANNONI DELLE NEVI. Tecnologia americana per le Dolomiti

    Regia: Gerd Staffler, Produzione: Curatorium per i Beni Tecnici Culturali, Bolzano, 2009 Formato: DVD - Durata: 9 min Lingua: Italiano | Sottotitoli: _ Disponibilità: Prestito
    Documentario n. 35 della serie Tempi Moderni - Monumenti della Tecnica lungo le piste ciclabili. Il primo impiego dell’innevamento artificiale programmato risale al 1948 nel Connecticut (USA) con risultati poco soddisfacenti. Trascorreranno altri quindici anni prima di poter trasformare - sempre in America - in condizioni meteorologiche opportune (temperatura sotto zero e calma di vento) una certa quantità di acqua in neve, usando innevatori o cannoni sparaneve. La neve artificiale è una neve non naturale, con caratteristiche fisiche diverse, che permette nelle località sciistiche di affrontare periodi di assenza o scarsità di neve naturale lungo le piste da sci durante la stagione turistica invernale. Viene prodotta con l’utilizzo di acqua, aria ed energia. In Italia i primi tentativi per la produzione di neve artificiale risalgono ai primi anni Settanta ad opera delle Ditte Stubernruss a Bressanone, Demetz in Val Gardena e ultimamente Leitner a Vipiteno. © 2016 Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi

  • TEMPI MODERNI. CARLO ABARTH. Inventore di auto da corsa

    TEMPI MODERNI. CARLO ABARTH. Inventore di auto da corsa

    Regia: Gerd Staffler, Produzione: Curatorium per i Beni Tecnici Culturali, Bolzano, 2009 Formato: DVD - Durata: 9 min Lingua: Italiano | Sottotitoli: _ Disponibilità: Prestito
    Documentario n. 32 della serie Tempi Moderni - Monumenti della Tecnica lungo le piste ciclabili. La famiglia paterna di Karl Albert Abarth (Vienna, 1908-1979) era originaria di Merano. Fin da piccolo coltivò la passione per la velocità, l’agonismo e la tecnologia. Dopo due gravi incidenti da pilota di sidecar dovette abbandonare la carriera agonistica per dedicarsi alla meccanica. Nel 1945 tornò con la famiglia a Merano, italianizzò il nome in Carlo. Nel 1949 aprì la prima azienda che porta il suo nome. Come simbolo scelse lo scorpione, il suo segno zodiacale. L’officina sviluppò nuove marmitte di scarico, che aumentavano la potenza delle utilitarie del tempo. Nel 1955 ebbe la grande intuizione di elaborare una Fiat 600 per ricavarne una piccola sportiva mentre l’Abarth 750 infranse diversi primati alla Mille Miglia e a Monza. Stesso successo nel 1958 per la 500, rielaborata dai carrozzieri Zagato e Pininfarina. Attualmente l’azienda è controllata al 100% dalla Fiat Chrysler Automobiles e produce versioni sportive di vetture Fiat. © 2016 Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi

  • TEMPI MODERNI. CENTRALE MUSEO A SACCO (FORTEZZA). Esempio di elettrificazione rurale (1931)

    TEMPI MODERNI. CENTRALE MUSEO A SACCO (FORTEZZA). Esempio di elettrificazione rurale (1931)

    Regia: Gerd Staffler, Produzione: Curatorium per i Beni Tecnici Culturali, Bolzano, 2009 Formato: DVD - Durata: 9 min Lingua: Italiano | Sottotitoli: _ Disponibilità: Prestito
    Documentario n. 14 della serie Tempi Moderni - Monumenti della Tecnica lungo le piste ciclabili. Tratta della centrale idroelettrica di Sacco, presso Fortezza, la prima centrale-museo impresenziata. Sacco è famosa per la rivolta che 200 anni fa che vide i contadini tirolesi, sostenuti dai Sassoni, ribellarsi alle truppe francesi bersagliandole con pietre. Nel 1931, in questa area ricca di storia, è stata costruita, su progetto di Francesco Fischer, allora proprietario dell’Hotel Sachsenklemme, la piccola centrale elettrica alimentata dalle acque del Rio Catino, che produceva corrente per l’albergo e una trentina di case. La produzione si attestava attorno ai 35 kW in inverno, fino ai 100 kW nel periodo estivo. La centrale, tipico esempio di elettrificazione rurale, è rimasta in esercizio fino al 2001. A seguito del restauro operato dal Comune di Fortezza e il Kuratorium, è stata consegnata alla popolazione nel 2008. © 2011 Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi

  • TEMPI MODERNI. CON L’AUTOBUS DA BOLZANO A CORTINA. Mobilità tra le valli dolomitiche

    TEMPI MODERNI. CON L’AUTOBUS DA BOLZANO A CORTINA. Mobilità tra le valli dolomitiche

    Regia: Gerd Staffler, Produzione: Curatorium per i Beni Tecnici Culturali, Bolzano, 2009 Formato: DVD - Durata: 10 min Lingua: Italiano | Sottotitoli: _ Disponibilità: Prestito
    Documentario n. 28 della serie Tempi Moderni - Monumenti della Tecnica lungo le piste ciclabili. Per mezzo secolo la ferrovia era stata dominatrice incontrastata del trasporto anche nell’arco alpino. Carrozze e vetture a cavalli provvedevano a portare i viaggiatori nelle valli laterali. Ma negli anni Venti fece la sua comparsa un nuovo mezzo di trasporto: la corriera con motore a scoppio. Il rombante veicolo, in breve tempo conquistò il favore del pubblico. In tutta la regione sorsero stazioni per autocorriere. Il punto di forza dell’autobus stava nella sua semplicità e versatilità, ed era molto più economico di un veicolo su rotaia. Questi i motivi del suo successo, che continuò anche dopo la Grande Guerra. Quando nel 1927 a Cortina fu fondata la SAD (Società Automobilistica Dolomiti) che inglobò la Spa Atesina di Trento e le imprese Kostner e Videsott, non ci furono più ostacoli all’espansione dell’autobus. Già nel 1930 gestiva oltre 30 linee turistiche. Sparirono le ultime linee ferroviarie e tramviarie locali. © 2015 Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi

  • TEMPI MODERNI. CORRENTE ELETTRICA PER TUTTI. Si accendono le luci nei centri e nelle valli (1901)

    TEMPI MODERNI. CORRENTE ELETTRICA PER TUTTI. Si accendono le luci nei centri e nelle valli (1901)

    Regia: Gerd Staffler, Produzione: Curatorium per i Beni Tecnici Culturali, Bolzano, 2007 Formato: DVD - Durata: 9 min Lingua: Italiano | Sottotitoli: _ Disponibilità: Prestito
    Documentario n. 06 della serie Tempi Moderni - Monumenti della Tecnica lungo le piste ciclabili. Tratta la storia delle centrali idroelettriche in Alto Adige. Dopo il grande successo della prima centrale idroelettrica a Tel, costruita nel 1898, vennero realizzati nei primi dieci anni del XX secolo nuovi impianti su quasi tutto il territorio provinciale, fin nelle valli più lontane (Dobbiaco, Brunico, Lana, Val Aurina) per coprire la crescente richiesta energetica. Già nel 1901 l’allora comune di Dodiciville, oggi annesso al comune di Bolzano, realizzò una centrale idroelettrica all’imbocco della Val d’Ega, nei pressi di Cardano. Vero gioiello della tecnica è la piccola centrale della Tenuta Tiefenbrunner - Castel Turmhof a Entiklar, Cortaccia, che nel 1910 riforniva i Comuni di Cortaccia e Magrè. La piccola centrale a uso privato è stata restaurata nel 2001 in concomitanza con una ristrutturazione interna. © 2010 Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi

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E-Mail: Romy.Vallazza@provincia.bz.it
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Barbara Abrate
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