Buone pratiche per l'integrazione in Alto Adige

Già da diversi anni sono presenti sul territorio provinciale azioni e progetti a livello locale a favore dell’integrazione sociale, lavorativa e culturale delle persone migranti che hanno deciso di stabilirsi in Alto Adige. In questa sezione vengono presentate alcune buone pratiche con l'obiettivo di valorizzare le esperienze attraverso la condivisione, affinché possano essere replicate o fungere da spunto in altri contesti territoriali.

Il Servizio di coordinamento per l’integrazione fornisce un sostegno finanziario e informativo alle organizzazioni che intendono avviare azioni e progetti finalizzati all’integrazione dei nuovi cittadini e delle nuove cittadine e alla sensibilizzazione della popolazione autoctona.

Altri esempi di buona pratica sono presenti alla pagina "Migrazione e alfabetizzazione" e alla pagina della Commissione Europea.

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Assegni familiari: cittadini e cittadine straniere ne hanno diritto anche se la famiglia risiede all'estero

La Corte di Giustizia ha dichiarato contraria al diritto Ue la norma che nega gli assegni familiari a uno/a straniero/a, per il solo motivo che i familiari non risiedono in Italia

Hanno diritto agli assegni per il nucleo familiare anche i lavoratori e le lavoratrii straniere che hanno lasciato in patria coniuge o figli.

La Corte di Giustizia Ue con due sentenze del 25 novembre scorso (causa C‑303/19 e C-302/19) ha riconosciuto che uno Stato membro non può rifiutare o ridurre il beneficio di una prestazione di sicurezza sociale alle persone soggiornanti di lungo periodo o titolari di un permesso unico lavoro, per il motivo che i suoi familiari, o taluni di essi, risiedono in un paese terzo; mentre invece accorda tale beneficio ai propri cittadini e alle proprie cittadine indipendentemente dal luogo in cui i loro familiari risiedano.

Maggiori informazioni e il link alle sentenze sul Portale Integrazione Migranti.

DZ