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Servizio civile: 30 le domande in Alto Adige

Sono trenta le domande pervenute, entro il termine del 1mo giugno scorso, alle diverse organizzazioni che, in Alto Adige, offrivano uno o più posti a volontari del Servizio civile nazionale. “Un grande successo, che dimostra il crescente interesse per questa opportunità”, spiega la coordinatrice del Servizio civile in Alto Adige Marcella Pacher.

L'invito dei volontari già all'opera in Alto Adige ha convinto ben 30 giovani

Il primo giugno scorso scadeva il termine per la presentazione delle domande di adesione al Servizio civile volontario, un’opportunità per giovani fino ai 28 anni per dedicare un anno della propria vita ad attività ed interventi nei settori delle politiche giovanili (minori in difficoltà, associazioni ricreative ed educative), dei servizi assistenziali (diversamente abili, minorati fisici e psichici, anziani…), delle iniziative in campo culturale, ambientale, artistico, sociale. A partire da quest’anno, con l’abolizione definitiva del servizio di leva obbligatorio, anche tutti i ragazzi, e non solo quelli riformati, hanno potuto accedere al primo bando ordinario del Servizio civile volontario (introdotto dalla legge 64/2001).

In Alto Adige, l’iniziativa ha riscosso grande successo: “Sono state ben 30”, racconta Marcella Pacher, coordinatrice del Servizio civile insediato presso la Ripartizione provinciale Presidenza “le domande inoltrate da aspiranti volontari ad enti ed organizzazioni che offrivano uno o più posti”. Si tratta dell’associazione Volontarius, della Croce Bianca, della Comunità comprensoriale Oltradige-Bassa Atesina, dell’Unione Italiana Ciechi, nonché dell’Ufficio provinciale Educazione permanente, Biblioteche e Audiovisivi e della Mediateca Multilingue di Merano, che fanno capo alla Ripartizione Cultura Italiana.

In totale, erano 80 i posti a disposizione. Anche se non tutti verranno coperti, però, il numero delle domande presentate è un vero successo: l’anno scorso, infatti, erano arrivate 7 domande per 36 posti disponibili. “L’aumento delle domande”, commenta la dott.ssa Pacher, “dimostra il crescente interesse verso questa opportunità. Ora le associazioni valuteranno le candidature, e decideranno quali accettare”.

Il crescente successo del Servizio civile volontario in Alto Adige rispecchia quello nazionale: a livello italiano, si è passati infatti dai 181 volontari del 2001, ai 7.685 del 2002, ai 23.390 del 2003 fino ai 37.800 dell’anno scorso. Quest’anno, a fronte di 36.138 posti a disposizione, sono state ben 90.000 le candidature.

Basta dare un’occhiata alle testimonianze dei volontari in azione, al sito www.provincia.bz.it/serviziocivile, per rendersi conto dell’entusiasmo che regala un’esperienza come il Servizio civile volontario. I giovani che hanno voluto raccontare la loro storia sono concordi sul fatto che un anno dedicato alla promozione di progetti ed interventi in campo sociale, culturale, ambientale, permette non solo di rendersi utili agli, ma anche di accumulare competenze facilmente spendibili nel mondo del lavoro. E tutti dichiarano che si tratta di un’esperienza unica di crescita personale. Ecco perché “Buttati, è un’esperienza da non perdere!…parola di volontario” è diventato lo slogan del nuovo volantino del Servizio civile: uno slogan che i 30 ragazzi e ragazze candidatisi quest’anno hanno voluto raccogliere.

Chi desidera informarsi sul Servizio civile volontario può visitare il sito dell’Ufficio nazionale per il Servizio civile, www.serviziocivile.it o contattare il Servizio civile dell’Ufficio Affari di Gabinetto, Ripartizione provinciale Presidenza, in via Crispi 3 a Bolzano (tel. 0471.412036, fax 0471.412029, e-mail mpacher@serviziocivile.it), webpage www.provincia.bz.it/serviziocivile.

MC

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