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Clausura della Ripartizione sanità: si fa strada il progetto di un'unica Azienda sanitaria provinciale
L’istituzione di un’unica Azienda sanitaria provinciale e gli interventi a favore delle persone non autosufficienti, questi i temi al centro della recente clausura organizzata a Castel Coldrano dall’Assessorato alla sanità ed alle politiche sociali.

La programmazione degli interventi socio sanitari è stato il tema trattato nella giornata centrale della settimana dai dirigenti delle due ripartizioni provinciali. Si è parlato in particolare della riorganizzazione dell’assistenza nei distretti socio sanitari per arrivare ad un’offerta uniforme organica dei servizi per facilitare al cittadino l’accesso e garantire un’assistenza completa e tempestiva.
Un nuovo progetto che partirà a breve nei distretti sanitari è l’assistenza odontoiatrica, che verrà prestata negli ambulatori distrettuali. Il distretto pilota di Silandro offre questo tipo di prestazioni dal primo di agosto mentre il servizio sarà presente a Brunico dal prossimo settembre. Si prevede di allargare l’offerta di assistenza odontoiatrica a tutte le Aziende sanitarie. Argomento centrale per la ripartizione politiche sociali è stato quello degli interventi per l’assistenza alle persone non autosufficienti. Sono stati discussi i risultati dello studio effettuato in Bassa Atesina sul livello di non autosufficienza delle persone con un’invalidità civile certificata superiore al 50%, sia ricoverate nelle strutture residenziali, che assistite a domicilio.
Il livello di non autosufficienza è stato valutato secondo parametri comuni ed ora si è in grado di compiere una stima sia del reale grado di non autosufficienza delle persone che beneficiano delle diverse prestazioni, che delle effettive risorse necessarie per l’assistenza alle persone non autosufficienti in tutta la Provincia. È allo studio anche un sistema di valutazione del reddito e del patrimonio, che sarà utilizzato per tutte le prestazioni di tutti i servizi sociali e sanitari.
Sono stati esaminati diversi modelli per le prestazioni del fondo per la non autosufficienza. Saranno erogate assegnazioni alle persone non autosufficienti per il finanziamento dei costi delle strutture residenziali ovvero buoni di servizio per i servizi domiciliari accreditati o per il pagamento di assistenti domiciliari. È stato altresì approfondito un progetto per l’inserimento lavorativo degli invalidi civili, per i quali si ipotizza l’incentivazione di enti pubblici ed enti privati gestori di servizi sociali.
FG