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Risultati delle analisi della lepre mummificata: risale al XX secolo

Dalle analisi con il metodo del carbonio 14 applicato dall'Istituto specializzato di Zurigo in Svizzera si è giunti indicativamente a una datazione della lepre mummificata ritrovata a fine luglio sul ghiacciaio del Gran Pilastro in val di Vizze: l'animale risalirebbe al XX secolo, con la morte sopravvenuta tra 15 e 45 anni fa. Tutti i dati verranno ora inseriti nella banca dati sulla fauna gestita dal Museo provinciale di Scienze naturali.

La lepre mummificata rinvenuta sul ghiacciaio del Gran Pilastro
Dalle analisi degli esperti svizzeri, trasmesse al Museo archeologico provinciale a Bolzano, risulta che la morte della lepre rinvenuta ai tremila metri del ghiacciaio del Gran Pilastro in val di Vizze è collocabile in un periodo di tempo tra gli anni Sessanta e gli anni Novanta del secolo scorso. 

"Per l'archeologia e la storia evolutiva della lepre bianca questo ritrovamento non costituisce una testimonianza essenziale, in quanto si presume che abbia potuto restare custodita tra i ghiacci per non più di circa 45 anni", spiega Angelika Fleckinger, Direttrice del Museo, ringraziando nuovamente le persone che hanno rinvenuto l'animale mummificato, Erich Zössmaier e Sebastian Lanthaler, per l'attenzione e la cura con cui hanno recuperato i resti della lepre e informato gli esperti.

"Per la banca dati scientifica del Museo provinciale di scienze naturali il ritrovamento resta interessante sul piano degli studi relativi alla diffusione della lepre in Alto Adige e al suo habitat", sottolinea Vito Zingerle, Direttore del Museo. I reperti e i risultati delle analisi condotte il metodo del carbonio 14 verranno ora registrati nella banca dati del Museo di Scienze naturali e messi a disposizione per le ricerche di tipo zoologico in Alto Adige. 
Fino a quel momento la lepre mummificata resta conservata a una temperatura di meno 8 gradi Celsius nella cella frigorifera dell'Ufficio provinciale Caccia e pesca.

pf

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