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Risultati delle analisi della lepre mummificata: risale al XX secolo
Dalle analisi con il metodo del carbonio 14 applicato dall'Istituto specializzato di Zurigo in Svizzera si è giunti indicativamente a una datazione della lepre mummificata ritrovata a fine luglio sul ghiacciaio del Gran Pilastro in val di Vizze: l'animale risalirebbe al XX secolo, con la morte sopravvenuta tra 15 e 45 anni fa. Tutti i dati verranno ora inseriti nella banca dati sulla fauna gestita dal Museo provinciale di Scienze naturali.

"Per l'archeologia e la storia evolutiva della lepre bianca questo ritrovamento non costituisce una testimonianza essenziale, in quanto si presume che abbia potuto restare custodita tra i ghiacci per non più di circa 45 anni", spiega Angelika Fleckinger, Direttrice del Museo, ringraziando nuovamente le persone che hanno rinvenuto l'animale mummificato, Erich Zössmaier e Sebastian Lanthaler, per l'attenzione e la cura con cui hanno recuperato i resti della lepre e informato gli esperti.
"Per la banca dati scientifica del Museo provinciale di scienze naturali il ritrovamento resta interessante sul piano degli studi relativi alla diffusione della lepre in Alto Adige e al suo habitat", sottolinea Vito Zingerle, Direttore del Museo. I reperti e i risultati delle analisi condotte il metodo del carbonio 14 verranno ora registrati nella banca dati del Museo di Scienze naturali e messi a disposizione per le ricerche di tipo zoologico in Alto Adige.
Fino a quel momento la lepre mummificata resta conservata a una temperatura di meno 8 gradi Celsius nella cella frigorifera dell'Ufficio provinciale Caccia e pesca.
pf