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Ogm: la rete delle Regioni europee presenta le sue proposte a Bruxelles

Anche l'Alto Adige, conferma l'assessore Hans Berger, intende impegnarsi in sede europea nella rete delle Regioni europee "Ogm free": l'esigenza di collaborazione per la tutela dell'agricoltura tradizionale e della genuinità dei prodotti agroalimentari è stata confermata dalle Regioni a Bruxelles.

Numerose regioni di Spagna, Francia, Gran Bretagna, Grecia, Germania, Austria e Italia fanno parte, come noto, della prima Rete delle Regioni europee "Ogm free", che puntano a rapporti di collaborazione per la tutela dell'agricoltura tradizionale, della genuinità e della tipicità dei prodotti agroalimentari. La Rete, a cui aderisce anche la Provincia di Bolzano, ha ribadito a Bruxelles l'esigenza di impegnarsi in materia di organismi geneticamente modificati.

È emerso chiaramente che da parte UE si vuole garantire il principio della coesistenza tra coltivazione convenzionale, biologica e ogm, "ma ciò che si rende necessaria - spiega Berger - è la definizione di chiare linee di azione, che per quanto riguarda l'Alto Adige significa poter tutelare gli alti standard qualitivativi della nostra agricoltura e mantenere intatte anche in futuro le chances sul mercato agricolo."

Attualmente il quadro legislativo è ancora confuso, è stato ribadito dai rappresentanti della Rete regionale a Bruxelles, e si è in attesa che nelle prossime settimane giungano chiarimenti sia sulle norme UE che a livello nazionale. "Quando saranno pronte le linee guida potremo elaborare i nostri piani di coesistenza tra le diverse coltivazioni, che punteranno innanzitutto a non pregiudicare l'essenza e la produzione di qualità dell'agricoltura altoatesina", conclude Berger.

pf