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Durnwalder in Argentina: nuova scuola agraria, progetti nel sociale e con la "Trentini nel mondo"
Il finanziamento di una nuova scuola agraria dedicata al primo santo altoatesino Josef Freinademetz, di strutture sociali e di formazione gestiti dalla locale Caritas, di iniziative con l'associazione "Trentini nel mondo": sono alcuni dei progetti che vedono impegnata la Provincia in Argentina e che il presidente Luis Durnwalder ha visitato durante il viaggio a Buenos Aires e nell'entroterra argentino.

A San Isidro, nella periferia nord di Buenos Aires, la delegazione altoatesina ha incontrato il vescovo Casaretto e visitato due strutture sociali e di formazione finanziate dalla Provincia; gestite dalla Caritas locale, permettono la frequenza scolastica e professionale e l'assistenza ai giovani considerati poveri (in media 7 su 10). Il progetto si rivolge a 1.200 ragazzi, ha dotato i due centri di macchine da cucire, computer, attrezzi da lavoro, inoltre finanzia corsi di aggiornamento per insegnanti e 110 piccole borse di studio per gli studenti più bisognosi. Durnwalder ha visitato un altro progetto della Provincia di Bolzano nella cintura della capitale, che offre la possibilità di proseguire negli studi superiori a giovani tra i 15 e i 18 anni, compreso l'acquisto del materiale didattico e l'organizzazione del doposcuola. Il presidente Durnwalder ha inoltre garantito il suo appoggio nella regione di Santa Fe a un progetto di formazione professionale in un istituto per persone disabili.
In veste di Presidente della Regione - che in Argentina negli ultimi 10 anni ha sostenuto 34 progetti per quasi 900mila € attraverso il CTM e la "Trentini nel mondo" - Durnwalder ha incontrato poi l'associazione degli emigrati trentini in Argentina, con il presidente Manlio Cobbe, e visitato alcune delle iniziative avviate: la promozione dell'artigianato locale, una casa per madri sole, il sostegno di microimprese. A volontari, operatori, associazioni e popolazione locale il presidente Durnwalder ha espresso l'apprezzamento per la solidarietà e l'impegno profuso in tanti anni a favore della crescita delle comunità e della loro terra. La delegazione altoatesina rientra a Bolzano venerdì 24 marzo.
pf