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Vertice Provincia-Comuni sul patto di stabilità 2006: ripartite le risorse dell'assestamento di bilancio

La ripartizione ai Comuni dei 26,2 milioni di Euro provenienti dall'assestamento del bilancio 2006 e la disponibilità dei Comuni sotto i 5mila abitanti a concorrere volontariamente al rispetto del patto di stabilità: questi i due temi centrali discussi dal presidente della Provincia Luis Durnwalder nel vertice di oggi (martedì 6) a Bolzano con il Consorzio dei Comuni, con il quale è stato raggiunto un accordo.

Il presidente Durnwalder nel vertice con la delegazione del Consorzio dei Comuni (Foto USP/Pertner)
La manovra di assestamento del bilancio 2006 assegna alla finanza locale 26,2 milioni € derivanti dalla quota fissa del 13,5% loro spettante. Nell'incontro di oggi pomerigigo a Palazzo Widmann il presidente Durnwalder - con i direttori della Ripartizione Enti locali Siegfried Rainer e della Ripartizione Finanze Marco Platter - ha concordato con la delegazione del Consorzio dei Comuni, guidata dal presidente Arnold Schuler, la ripartizione del finanziamento nei vari capitoli. Agli investimenti dei Comuni sono destinati 20,8 milioni €, 1,3 milioni sono previsti per l'ammortamento dei mutui, 4 milioni per l'edilizia scolastica e 240mila € per la costruzione delle piste ciclabili. Analogamente è stata raggiunta l'intesa anche sulla ripartizione dei 3 milioni € garantiti dalla Provincia per la gestione delle scuole materne.

"I 101 Comuni sotto i 5mila abitanti - riferisce inoltre il presidente Durnwalder - si sono dichiarati volontariamente disponibili a compartecipare al patto di stabilità con la Provincia per il 2006, malgrado la direttiva nazionale li esenti dai vincoli del patto." Secondo l'accordo raggiunto oggi da Luis Durnwalder con il Consorzio, tali piccoli Comuni potranno aumentare le spese correnti per un massimo del 5% rispetto al 2005, mentre come noto per i Comuni sopra i 5mila abitanti le spese correnti sostenute nell'anno in corso non potranno superare la cifra di quelle effettuate nel 2005. Sono esclusi da questa intesa alcuni particolari settori che per legge non ricadono nel patto di stabilità, come la scuola, la sanità e il sociale.

Nel colloquio a Palazzo Widmann i Comuni hanno presentato alla Provincia due richieste in materia di legge urbanistica: di poter provvedere autonomamente all'inserimento di una centrale idroelettrica nel PUC, evitando la modifica d'ufficio ad opera della Provincia, e di fissare l'imposta sul diritto di concessione tra 1% e 3% del costo di costruzione, anzichè tra 0 e 3% come previsto dalla Giunta. Il presidente Durwalder ha confermato la necessità di lasciare la più ampia manovra discrezionale ai Comuni in materia di costi di costruzione - e quindi di mantenere la forbice tra 0 e 3% - ricordando che proprio i Comuni hanno criticato le eccessive esenzioni dal pagamento dell'imposta. Il Presidente si è invece detto disponibile a lasciare ai Comuni la facoltà di decidere l'inserimento di una centrale idroelettrica nel PUC qualora l'intera derivazione idrica si trovi nello stesso territorio comunale. "Ma qualora il progetto interessasse più Comuni - ha specificato Durnwalder - tocca alla Provincia disporre d'ufficio l'inserimento dell'impianto nel PUC."

pf

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