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Berger al forum Arge Alp sull'agricoltura
Un intervento che mette in guardia dall'eccessiva liberalizzazione del mercato agricolo è stato pronunciato dall'assessore provinciale Hans Berger al Forum sull'agricoltura dell'Arge Alp, tenutosi nel fine settimana a Füssen. "A breve potranno esserci vantaggi per il consumatore, ma nel lungo periodo si rischiano ripercussioni sociali negative."

I responsabili politici dell'agricoltura di Baviera, Vorarlberg, Tirolo, Grigioni, Trentino e Alto Adige si sono incontrati a Füssen in Baviera per discutere del futuro sviluppo del settore. "Su un punto siamo tutti d'accordo: l'agricoltura di montagna va sostenuta con misure specifiche", ha sottolineato Berger. Questo anche alla luce dello studio sui contributi agricoli dell'UE, da cui è emerso che gli interventi compensativi a favore dei territori montani non sono affatto commisurati ai pagamenti garantiti alle zone non disagiate.
"Questa disparità di trattamento è chiaramente non giustificata se si pensa che le stesse prescrizioni valgono per aziende con 2000 capi come per quelle familiari con 5 mucche", ha osservato Berger al forum. Critiche sono giunte dall'assessore provinciale anche alle tendenze alla liberalizzazione espresse dalla politica agraria comune: "Misure come l'abolizione delle quote latte conducono certo a maggiore concorrenzialità del mercato e forse anche alla riduzione dei prezzi nel breve periodo - ha detto Berger - ma a lungo termine rendono talmente difficoltose le condizioni lavorative del piccolo contadino che non sarà possibile sviluppare adeguatamente la singola azienda. Quando si ragiona su utili e perdite, bisogna tenere conto anche dei costi sociali di simili trasformazioni", ha concluso a Füssen l'assessore Berger.
pf