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Giornata mondiale anti AIDS: evoluzione positiva in Alto Adige, ma grande attenzione
Anche se i casi in Alto Adige sono in drastica diminuzione, è necessario non abbassare la guardia e quindi effettuare il test: è quanto sottolinea l'assessore provinciale alla Sanità Richard Theiner in vista della Giornata mondiale anti AIDS, che ricorre il 1° dicembre.
Grazie alle nuove terapie e alla prevenzione, sottolinea Theiner, i casi di AIDS si sono progressivamente ridotti. Lo confermano anche i dati in Alto Adige, compresi quelli sulle persone sieropositive. "Ma non bisogna assolutamente abbassare la guardia, sia sul piano dell'attenzione che della sensibilizzazione", sottolinea Theiner, invitando a seguire le raccomandazioni dei medici di sottoporsi al test dell'HIV.
Il dottor Raffaele Pristerà della Divisione malattie infettive del Comprensorio sanitario di Bolzano ricorda che nel 2008 i casi di infezione da HIV in Alto Adige sono stati 8, una riduzione drastica rispetto ai 40 del 2007. Il 50% dei sieropositivi è tossicodipendente, il 29% è eterosessuale, il 18% omosessuale, il 2% ha avuto un rischio ematologico e l'1% dei casi è legato alla trasmissione materna. L'età media dei sieropositivi è aumentata, passando 25 anni del 1985 ai 40 attuali.
I casi di Aids - cioè l'evoluzione verso la malattia conclamata - nel 2008 sono stati 5 contro i 13 del 2006 e i 14 del 2007, per un totale, dal 1985 ad oggi, di 264 casi. Da sottolineare che grazie alle nuove terapie i casi di AIDS si sono progressivamente ridotti assestandosi sui 6-7 all'anno. L'evoluzione è positiva, ma gli esperti consigliano il test a tutte le persone che possono aver avuto situazioni a rischio. "Meglio fare un test in più che uno in meno", sottolinea il dottr Pristerà raccomandando inoltre l'uso del profilattico nei rapporti sessuali occasionali.
pf