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Commissione per l'emersione del lavoro nero convocata per attuare il Piano provinciale sicurezza del lavoro

Primi passi dopo la pubblicazione del Piano provinciale per la sicurezza e la tutela sociale del lavoro. Il gruppo competente nella Commissione provinciale per l'Impiego si riunirà giovedì 11 luglio per individuare le priorità nell'attuazione del Piano riguardo alle misure per l'emersione del lavoro nero.

Sul Bollettino ufficiale del 25 giugno 2002, n. 27, è stato pubblicato il Piano provinciale per la sicurezza e la tutela sociale del lavoro. Il gruppo competente all'interno della Commissione provinciale per l’Impiego si riunirà giovedì 11 luglio per individuare le priorità nell’attuazione del Piano con riferimento alle misure per combattere il lavoro irregolare.

L'assessora provinciale al Lavoro Luisa Gnecchi, presidente della Commissione, mette l'accento sui danni creati dall’economia sommersa alla società, alle aziende in regola e ai singoli lavoratori e lavoratrici interessati relativamente all’assicurazione pensionistica. La metà delle misure previste dal Piano provinciale riguardano infatti l’economia sommersa, di cui il lavoro nero fa parte. Sono misure di monitoraggio del fenomeno, di sensibilizzazione degli interessati e dell’opinione pubblica tramite informazione: questa riguarda ad esempio le compatibilità tra attività lavorativa e prestazioni sociali, la consulenza ma anche la vigilanza.
Si punta infatti ad intensificare la collaborazione e il coordinamento tra l’Ispettorato del lavoro e gli altri enti con competenza di ispezioni sui posti di lavoro (INPS, INAIL, Guardia di Finanza e Procura della Repubblica) anche tramite ispezioni congiunte, iniziative di formazione e aggiornamento comune tra gli operatori degli enti preposti.

Particolare attenzione verrà posta sugli appalti pubblici e sugli incentivi alle imprese in regola. Nella seduta dell'11 luglio i funzionari provinciali e i rappresentanti delle parti sociali nella Commissione per l’emersione del lavoro irregolare, insieme ai rappresentanti degli altri enti preposti ai controlli, sempre invitati alle riunioni, valuteranno le priorità da attribuire alle singole misure e individueranno le scadenze per il raggiungimento degli obiettivi, tenendo conto dell’equilibrio necessario tra forme di prevenzione e di repressione del fenomeno.

Il Dipartimento dell’assessora Gnecchi in queste settimane è impegnato inoltre a prendere i necessari contatti – anche con la Facoltà di economia della Libera Università di Bolzano – allo scopo di individuare un tutor per l’emersione, figura prevista dalle norme statali, che dovrebbe studiare il fenomeno a livello locale ed accompagnare le imprese fuori dal sommerso.

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