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L'assessore Mussner in sopralluogo alla discarica di Castel Firmiano

Mentre sono in corso i lavori di isolamento della zona sud della discarica, nell'ambito di un programma di risanamento complessivo che comporta anche il totale trasferimento sotto Castel Firmiano del materiale che compone la Collina Pasquali, l'assessore provinciale ai Lavori pubblici Florian Mussner si è recato in sopralluogo nella zona interessata dalle opere. "Entro il 2007", è stato il suo commento, "sarà completata una grandiosa opera di risanamento che permetterà la raccolta in regime di sicurezza di 2 milioni di metri cubi di rifiuti: un contributo di grande importanza per l'ambiente."

Accompagnato dall'ing. Alois Stadler, direttore della Ripartizione Infrastrutture, l'assessore ai Lavori pubblici Florian Mussner ha visitato questo pomeriggio il nuovo cantiere attivo presso la discarica di Castel Firmiano. Scopo della visita era constatare di persona lo stato di avanzamento dei lavori del piano di risanamento della struttura, che sarà completato entro il 2007.


Sono due le discariche che si trovano sulla collina di Castel Firmiano: quella "vecchia" è già stata risanata in passato, mentre per la cosiddetta "nuova" sono state effettuate solo misure di emergenza a tutela dell’ambiente circostante. Nell’arco di 23 anni di "attività", infatti, la struttura ha recepito circa 1,5 milioni di metri cubi di spazzatura domestica ed industriale, comprensiva di materiale di scarto dell’edilizia: nel corso degli anni, i rifiuti riversati nell’area che parte da 200 metri a sud di Castel Firmiano, sopra Frangarto, hanno cominciato ad emettere sostanze nocive, sotto forma di liquidi di scolo e gas. Per questo motivo è stato elaborato un piano di risanamento globale, che comprende la messa in sicurezza della discarica e l’eliminazione della collina Pasquali, divenuta ormai insano insediamento di molte persone provenienti da Paesi extracomunitari.


Il programma di risanamento, illustrato all'ass. Mussner dal progettista e direttore dei lavori ing. Martin Weiss, prevede il rilevamento e l’eliminazione delle emissioni liquide e gassose, un incapsulamento della zona - tramite copertura superficiale - il più possibile completo e duraturo, un monitoraggio periodico dell’efficacia delle misure di sicurezza, nonché la distruzione della Collina Pasquali con il trasporto di tutto il materiale – tranne quello altamente inquinante, che verrà eliminato - alla discarica di Castel Firmiano. Esso sarà ospitato da un ampio bacino di contenimento che è in via di realizzazione. Una volta completato, il programma si risanamento porterà alla creazione di un'area di 15 ettari, della capacità di 2 milioni di metri cubi.


Il progetto, suddiviso in sette lotti, è già stato avviato nel 1998 con operazioni che hanno portato ad un innalzamento della qualità dell’aria nella zona di Frangarto e dintorni. È seguito, nel ‘99/2000, il rilevamento delle acque di scolo e la creazione dell’area necessaria per il trasferimento del materiale della Collina Pasquali. Attualmente sono in corso i lavori di creazione dell’area di stratificazione dei rifiuti, dell’accesso al cantiere e di un bacino di raccolta dei liquidi di scolo. Inoltre, si sta provvedendo all’isolamento della zona sud della discarica ed alla recinzione della Collina Pasquali, per evitare l’accesso di persone non autorizzate.


Ai suoi accompagnatori, l'ass. Mussner ha chiesto delucidazioni in merito alla tutela della salute degli operai cui spetterà il trasporto del materiale della Collina Pasquali, spostando il quale si darà via libera a nocive esalazioni. "Abbiamo già provveduto", ha risposto l'ing. Weiss, "ad effettuare uno studio sul rischio professionale: sulla base dei risultati elaboreremo un adeguato piano di sicurezza per i lavoratori."


In programma sono ancora la copertura di base delle zone sud-est,ovest e nord della discarica, la recinzione della stessa e la sua stabilizzazione tramite modelli geotecnici, l’incapsulamento a tutela dalle emissioni gassose e liquide, la protezione della discarica dalle acque piovane ed il conseguente rinverdimento della superficie, su cui saranno piantati alberi e cespugli. "È nostra intenzione", ha spiegato Georg Simeoni, direttore dell'Ufficio provinciale Impianti smaltimento rifiuti, "raggiungere con questi cantieri l'optimum in termini di tutela ambientale." In altre parole, si tratta di proteggere al 95% l'ambiente circostante da infiltrazioni ed esalazioni: si tratta del massimo risultato sosteniibile, come ha confermato l'ing. Weiss.


"L'intero progetto", ha commentato l'ass. Mussner al termine del sopralluogo, "costerà 40 milioni di euro. In 10 anni, però, e quindi nel 2007, sarà risolto un grave problema ambientale, a dimostrazione del grande interesse che la Provincia autonoma di Bolzano ha nei confronti delle tematiche ecologiche. Basti pensare che già negli anni '70 l'Assessorato all'Ambiente, fra i primi in Italia, aveva cominciato ad occuparsi del problema."


MC