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Protocollo d'intesa Provincia, Inail, Inps e Guardia di finanza contro il lavoro nero

Nella riunione della Commissione per l'emersione del lavoro irregolare ieri è stato deciso di arrivare ad un protocollo d'intesa tra l'Ispettorato del lavoro e gli altri enti impegnati in questo settore: Inps, Inail e Guardia di Finanza. "Si apre un nuovo capitolo nella lotta all'economia sommersa e al lavoro nero con due scopi principali: tutelare le lavoratrici ed i lavoratori e tutelare le imprese che sono in regola con gli obblighi contributivi, retributivi e fiscali", dice l'assessora provinciale al Lavoro Luisa Gnecchi.

La commissione, nella quale sono equamente rappresentati le parti sociali e la Provincia, si è riunita pochi giorni dopo l’entrata in vigore del Piano provinciale sicurezza, salute e igiene nei luoghi di lavoro, tutela sociale del lavoro ed emersione del lavoro sommerso. I rappresentanti di Inps, Inail e Guardia di Finanza sono permanentemente invitati in quanto hanno competenze analoghe a quelle dell’Ispettorato del lavoro.

Con lo scopo di ridurre il lavoro nero il Piano - presentato in forma di 16 schede di programma dal direttore di dipartimento Konrad Walter e dal direttore dell’ispettorato del lavoro, Sieghart Flader - prevede una serie di misure preventive e repressive dei fenomeni evasivi. L'economia sommersa è stimata (nel saggio del prof. Friedrich Schneider dell’università di Linz) al 17,5% in rapporto al PIL provinciale. Ciò significa che centinaia di milioni di Euro vengono sottratti ogni anno al bilancio provinciale, oltre che alle casse degli enti previdenziali.

Nella riunione l'assessora Luisa Gnecchi e i funzionari provinciali hanno proposto agli altri enti interessati di intensificare e strutturare meglio la collaborazione in atto già da anni. Il primo risultato concreto: entro breve sarà esaminata una proposta di protocollo d’intesa che dovrà definire le sinergie nella raccolta dei dati e nel monitoraggio continuo dei fenomeni, lo scambio regolare di informazioni, il coordinamento delle iniziative di vigilanza, comprese le ispezioni, nonché formazione e aggiornamento degli operatori in seminari organizzati insieme. Il protocollo d’intesa prevederà anche riunioni di coordinamento con scadenze definite ed il trattamento delle segnalazioni reciproche fra gli enti preposti.

pf