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L'assessore Saurer sull'appello dei sindacati allo sciopero contro la compartecipazione alla spesa sanitaria
A seguito dell'appello allo sciopero lanciato nuovamente dai sindacati, in particolare anche dalle organizzazioni sindacali dei pensionati, l'assessore provinciale alla Sanità e al Servizio sociale Otto Saurer ribadisce le ragioni che hanno portato al riordino della spesa sanitaria in Alto Adige e cita tutta una serie di misure a favore di giovani, anziani e famiglie.
Saurer ricorda la necessità, che nel servizio sanitario è comune a tutta l'Europa, di adottare misure ai vari livelli per porre un freno al bruciante aumento dei costi. Un aspetto fonamentale di questa crescita è dato dall'annuale aumento corrispondente delle prestazioni. Le misure varate dalla Giunta provinciale, rimarca Saurer, si orientano di base agli strumenti europei senza in questo intaccare la tutela complessiva della salute e lo standard dell'assistenza, al contrario.Per quanto riguarda l'esenzione della compartecipazione, sono state applicate le disposizioni statali e in questo senso sono da mettere in rilievo i notevoli adeguamenti migliorativi delle esenzioni dai ticket per i figli a carico e della soglia di reddito per le persone "bisognose."
Ancora una volta l'assessore Saurer sottolinea che le diverse misure - come da intesa con il Comitato civico - saranno oggetto di una verifica dopo un certo lasso di tempo per quanto riguarda la loro efficacia e la loro incidenza sul piano sociale. Inoltre molte delle misure di riorganizzazione proposte sono già state attuate o sono in via di applicazione, come ad esempio le trattative sul budget a livello di ripartizione, l'istituzione di cliniche diurne e dei dipartimenti ospedalieri e in particolare tutto l'ambito del management della qualità.
Saurer si dice stupito del fatto che anche le organizzazioni sindacali dei pensionati si appellino allo sciopero per protestare contro i ticket. Lo stupore è dovuto a ragioni precise: come è noto, infatti, moltissimi concittadini over 65 sono esenti dal pagamento dei ticket; l'assessorato provinciale ha inoltre prodotto, con la ridefinizione delle rette giornaliere, una notevole diminuzione dell'impegno finanziario degli utenti e dei loro familiari proprio nei casi di assistenza alle persone anziane e bisognose di cure. È una misura a favore del cittadino che nel 2002 ha comportato per il settore pubblico un esborso ulteriore di 13 miliardi delle vecchie lire, che finora gravavano sugli anziani e sui loro familiari.
Negli anni scorsi è stata seguita una politica a favore degli anziani che ha prodotto anche un'assunzione dei costi tra il 60% e il 70% da parte dell'ente pubblico nel campo del servizio a domicilio e dell'assistenza giornaliera. Ogni anno, prosegue Saurer, sono stati stanziati quasi 40 miliardi di lire per costruzione, ristrutturazione e arredamento di alloggi per anziani, centri per la terza età e di degenza. Anche le esenzioni dal ticket per i ragazzi fino ai 14 anni (finora erano fino ai 6 anni) e la riduzione della compartecipazione al 50% per tutti i figli a carico, un aumento dei contributi per le cure odontoiatriche (30%) sono misure che i sindacati non dovrebbero dimenticare.
Tutti questi provvedimenti, conclude Saurer, dimostrano che non si può certo parlare di uno smantellamento nel settore sociale.
pf