News
L'assessore Berger all'apertura di Vinitaly con il ministro Alemanno
Una grande occasione per visitare il padiglione dei produttori altoatesini e fare il punto sullo stato dei vini locali in rapporto alla situazione nazionale: per questo l'assessore provinciale all'Agricoltura Hans Berger ha voluto essere presente oggi (giovedì 10) a Verona all'apertura di Vinitaly, la maggiore rassegna italiana del settore, dove ha incontrato anche il ministro Alemanno.
L'assessore Berger, presenziando all'inaugurazione della massima esposizione vinicola nazionale, ha trovato nelle parole del ministro alle Politiche agricola Gianni Alemanno una conferma della bontà del prodotto altoatesino: "Alemanno ha più volte sottolineato - riferisce Berger - la necessità di puntare su una maggiore ricerca della qualità anche nel settore vinicolo, una strada che l'Alto Adige ha già imboccato da tempo e con successo."Il fatto che malgrado il grande passo avanti il vino altoatesino, la cui qualità è apprezzata a livello internazionale, non abbia ottenuto riconoscimenti in questa edizione di Vinitaly, non costituisce per Berger motivo di preoccupazione: "L'interesse di molte rinomate cantine altoatesine verso un premio alla rassegna nazionale è calato negli ultimi anni - spiega l'assessore Berger - anche se ovviamente un premio rappresenta sempre un ottimo ritorno di immagine. Ma a causa delle quantità relativamente basse di produzione accade spesso che molti vinicoltori hanno già venduto gran parte del prodotto al momento di partecipare al concorso."
Per l'Alto Adige un riconoscimento significativo quest'anno è comunque toccato a Josef Sölva di Caldaro, grande esperto e figura storica del settore, che a Verona ha ottenuto oggi il "Premio Cangrande ai benemeriti della vitivinicoltura". L'assessore Berger si è congratulato con Sölva "che ha visto premiati i suoi molti meriti e il suo impegno a favore della vitivinicoltura altoatesina. Josef Sölva ha contribuito in maniera rilevante in questi anni a dare l'impronta decisiva al settore locale, con una strategia di successo basata sull'abbandono della produzione massiccia per privilegiare le piccole quantità ma di qualità eccellente", ha concluso Berger.
pf