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Risarcimento alle vittime del lavoro forzato in Austria sotto il regime nazista

Il Presidente della Provincia ha scritto a tutti i sindaci altoatesini, ai presidenti della case di riposo e ai patronati per informare della possibilità di ottenere un risarcimento dall'Austria per le vittime della schiavitì e del lavoro forzato in territorio austriaco sotto il regime nazista. Le domande vanno presentate entro dicembre 2003 al Fondo austriaco di riconciliazione.

Il Fondo austriaco di riconciliazione, costituito a Vienna nel 2000 e finanziato in parte dalla Repubblica austriaca, fornisce prestazioni alle vittime della schiavitù e del lavoro forzato sotto il regime nazionalsocialista in territorio austriaco. Sino ad oggi quasi centomila vittime da tutto il mondo hanno ottenuto un risarcimento ma i responsabili del Fondo austriaco sono certi di non aver raggiunto tutti i potenziali aventi diritto nei vari Paesi.
Per questo, riguardo all'Alto Adige, hanno chiesto al Presidente della Provincia un aiuto per estendere la rete informativa e rendere nota a tutti la possibilità di risarcimento.

Aventi diritto sono tutte le persone costrette al lavoro forzato dal regime nazista nel territorio dell'odierna Austria (nei settori industria, agricoltura, ambito domestico), i lavoratori perseguitati per motivi politici, per la loro origine o per altri motivi, gli schiavi nei campi di concentramento, i loro figli anch'essi deportati e i figli nati nel territorio dell'attuale Austria nel periodo in cui la madre era costretta ai lavori forzati. In caso di decesso della persona interessata, hanno diritto di presentare la domanda anche gli eredi, a condizione che il decesso sia avvenuto in data non anteriore al 15 febbraio 2000.
Non rientrano in questi casi di risarcimento gli ex prigionieri di guerra.

Il Presidente della Provincia ha pertanto scritto a tutti i sindaci dei 116 Comuni altoatesini, al Presidente del Consorzio dei Comuni, ai responsabili della case di riposo dell'Alto Adige e ai patronati, illustrando la questione e le modalità per richiedere il risarcimento e invitando i Comuni ad informare i cittadini e a fornire loro la necessaria assistenza.
L'ammontare del risarcimento fissato dal Fondo austriaco, indipendentemente dalla durata del periodo del lavoro forzato, è di 7.630,65 € per il lavoro prestato come schiavi, 2.545,55 € per il lavoro forzato nell'industria, 1.453,43 € per il lavoro forzato in agricoltura e in ambito domestico. Le domande vanno indirizzate entro il 31 dicembre 2003 al Fondo austriaco di riconciliazione (Österreichischen Versöhnungsfonds), Casella postale 44 - A- 1011 Vienna.
Il Fondo a Vienna fornisce informazione all'indirizzo internet www.reconciliationfund.at (e-mail: info@reonciliationfund.at) e al numero telefonico 43 - 1 - 5136016 - 15.

Per informazioni in Alto Adige ci si può rivolgere alla Ripartizione provinciale Enti locali a Bolzano: Siegfried Rainer (tel. 0471 411 110) o Esther Neulichedl (411 130), fax 0471 411 109. I moduli per la presentazione della domanda di risarcimento possono essere scaricati dal sito internet della Provincia (www.provincia.bz.it) o ritirati nei Comuni e ai patronati.

pf