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Dieci anni della Centrale provinciale d'emergenza
Festeggiamenti questa mattina (18 settembre) nell'hangar dell'elisoccorso a ridosso dell'Ospedale di Bolzano per i dieci anni della Centrale provinciale d'emergenza. A celebrare l'anniversario i vertici della Giunta provinciale, i responsabili delle varie organizzazioni di soccorso e i componenti della Centrale d'emergenza. Nell'occasione è stato presentato anche un opuscolo celebrativo.
A ripercorrere i dieci anni della Centrale provinciale d'emergenza è stato il primario Manfred Brandstätter, che nel corso del suo intervento ha sottolineato i grandi passi in avanti compiuti in questi ultimi due lustri. Con il trascorrere degli anni il numero d'emergenza "118" ha conquistato sempre maggior importanza, grazie anche al sostegno delle singole associazioni di soccorso, fortemente radicate nella popolazione. Proprio quest'anno, ha rivelato Brandstätter, si è completato il cammino verso una centrale integrata sia per l'allarme sanitario che per le emergenze dei vigili del fuoco. La statistica che fa riferimento al 2002 evidenzia un totale di chiamate al "118" pari a 79.138 con invio di un mezzo di soccorso in ben 54.884 casi.Attualmente nella Centrale provinciale d'emergenza, la cui gestione nel 1998 era stata trasferita all'Azienda sanitaria di Bolzano, lavorano un infermiere caposala in qualità di coordinatore, 13 infermieri e 15 operatori. Un infermiere è sempre presente come capoturno ed inoltre è disponibile anche uno dei quattro medici in servizio per la medicina d'emergenza.
Grazie all'unificazione delle due linee telefoniche di pronto intervento 115 e 118 e alla creazione della Centrale provinciale d'emergenza si è potuto raggiungere in provincia di Bolzano uno standard europeo che garantisce alla cittadinanza un intervento rapido delle forze adibito al soccorso e che sono: 8 ambulanze con a bordo un medico d'urgenza, 37 veicoli per il soccorso sanitario, 3 elicotteri per il soccorso sanitario, 305 unità di vigili del fuoco volontari, un corpo permanente dei vigili del fuoco, 3 unità di soccorso subacqueo, 54 unità di soccorso alpino, 11 unità di soccorso cinofilo del Servizio protezione calamità ed un servizio sussistenza per il Servizio protezione calamità.
"La decisione coraggiosa della Giunta provinciale - ha sottolineato il presidente della Provincia nel corso del suo intervento - di integrare in un'unica centrale i numeri nazionali 118 (sanità) e 115 (vigili del fuoco), è stata unica a livello nazionale e ha rappresentato un primo passo verso un concetto di servizio ancor più vicino al cittadino. Non è infatti importante nelle emergenze verificare chi presta soccorso, fondamentale è riuscire nel più breve tempo possibile a prestare un servizio di soccorso che spesso si rivela vitale. Con la Centrale provinciale d'emergenza ci si è mossi in questa direzione".
Infine l'assesore provinciale alla Sanità ha ricordato come risulterà importante in futuro, rivestendo la Centrale provinciale di emergenza la funzione di strumento di gestione decisivo di tutti i processi dedicati al soccorso, potenziare il servizio con sistemi tecnici innovativi e attraverso una sempre più determinante qualifica del personale.
mt