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Seduta della Commissione provinciale per l'impiego
Martedì si è riunita per la prima volta in questa legislatura la Commissione provinciale per l'impiego pubblico. Al centro della discussione, il futuro dell'organo, l'insediamento delle sottocommissioni, e la certificazione dei rapporti di lavoro.

Si è poi passati all'insediamento delle sottocommissioni che si concentreranno sui diversi argomenti. Da quella sul Fondo Sociale Europeo a quella sulla formazione professionale, da quella sulla riforma del mercato del lavoro (particolarmente importante dopo l'entrata in vigore della Legge Biagi), a quella che si occuperà dell'emersione del lavoro irregolare.
Ultimo punto all'ordine del giorno, la certificazione dei rapporti di lavoro. Con la nomina di una commissione ad hoc, l'organo si è stato posto l'obiettivo di divenire l'unica sede in grado di certificare i diversi rapporti di lavoro, dai contratti a progetto allo job sharing, al part-time. Serve ora l'assenso delle parti sociali. In caso affermativo, la commissione di certificazione presso l'ufficio del lavoro, diverrebbe l'unico organo con il potere di concedere o meno il via libera alle varie forme contrattuali che regolano i singoli rapporti di lavoro, escludendo quindi gli enti bilaterali e le università, che attualmente detengono le stesse competenze.
Della Commissione provinciale per l'impiego, oltre alla presidente Luisa Gnecchi, e al suo vice Helmuth Sinn (direttore della Ripartizione Lavoro), fanno parte i direttori delle ripartizioni formazione professionale, Peter Duregger e Barbara Repetto, il direttore della Ripartizione Artigianato Erwin Pardeller, e rappresentanti di diverse categorie ed associazioni del mondo economico e sociale.
mb