Diritto dei beni culturali e doveri

I fondamenti giuridici

La tutela dei beni culturali è un compito sociale fondamentale che riveste un ruolo centrale nella Costituzione italiana (art. 9). Il fondamento giuridico della tutela dei beni culturali era rappresentato dalla legge 1089 del 1° giugno 1939. Nel 2004 è entrato in vigore il nuovo Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.Lgs. 42 dd. 22.1.2004), che raccoglie e include tutte le norme relative alla protezione e alla tutela dei monumenti.

In virtù dello Statuto di Autonomia la tutela dei beni culturali in Alto Adige ricade sotto la competenza della Provincia Autonoma di Bolzano, che dal 1973 è l’unico organo legislativo ed amministrativo competente sul territorio. Con la legge provinciale n. 26 del 12.6.1975 è stata istituita la Soprintendenza provinciale ai beni culturali, a cui sono state trasferite le relative competenze.

La normativa in vigore è il Codice dei beni culturali e del paesaggio, poiché nel campo della tutela dei monumenti vengono applicate le norme statali. La suprema istanza amministrativa in materia di tutela dei beni culturali è la Giunta provinciale. La gestione amministrativa avviene per il tramite della Ripartizione Beni culturali. Gli uffici tecnici sono: l’Ufficio Beni architettonici e artistici (Ufficio 13.1), l’Ufficio Beni archeologici (Ufficio 13.2) e l’Archivio provinciale di Bolzano (Ufficio 13.3) (Link esterno).

Con la legge provinciale del 12 giugno 1975, n. 26 è stata anche stabilita la possibilità della concessione di contributi per opere di restauro e consolidamento.

Quando si applica la tutela dei beni culturali?

Quando si applica la tutela dei beni culturali?
Bolzano, Stazione di Servizio, 1949 (Pelizzari, Plattner e Gubiani)

Presupposto per un vincolo di tutela è che il bene abbia un’età superiore a 50 anni e che l’autore/artista/architetto sia deceduto.

La scelta e la proposta dei beni da sottoporre a vincolo di tutela competono alla Direttrice della Ripartizione Beni culturali, che sottopone al proprietario del bene la proposta formale di vincolo. Decorso il termine di 30 giorni, entro il quale il proprietario può sollevare eventuali obiezioni, l’imposizione del vincolo di tutela tramite delibera della Giunta provinciale deve avere luogo entro 180 giorni dalla formulazione della proposta. Nel caso di beni immobili il vincolo viene registrato nel Foglio degli aggravi (il cosiddetto “foglio C”) del Libro fondiario.

La Ripartizione beni culturali cura il registro di tutti i beni culturali vincolati, il cosiddetto elenco dei monumenti, che ogni cittadino può consultare attraverso il Monumentbrowser.

Tutela dei Beni Culturali e Proprietà

La tutela dei beni limita il diritto di proprietà, ovvero quel diritto che conferisce al proprietario di un bene la completa ed esclusiva facoltà di disporne. È tuttavia nell’interesse della comunità che la proprietà venga a conoscere l’esistenza di certe limitazioni al suo diritto, che sono funzionali al bene della collettività. La tutela dei beni architettonici e artistici sottrae beni culturali di particolare pregio al potere discrezionale esclusivo del singolo allo scopo di garantire la tutela, la conservazione e la valorizzazione dei beni vincolati. Per la legge l’Ufficio competente ha funzioni di vigilanza e controllo.

La tutela per legge non si limita solamente al bene architettonico, ma comprende anche il contesto ambientale che lo circonda. Su proposta della Ripartizione Beni Culturali la Giunta provinciale può emanare disposizioni per la tutela del contesto ambientale, qualora sussista il pericolo che gli interventi architettonici previsti pregiudichino la vista e la dignità del bene (cosiddetta “tutela indiretta”). La tutela indiretta ha effetto indipendentemente dai piani urbanistici e dai regolamenti edilizi comunali.

La legislazione italiana vigente impone infine di destinare il bene architettonico a un uso confacente.

 

I doveri del proprietario di beni culturali

Il vincolo di tutela impone al titolare di un bene architettonico o artistico una serie di doveri nei confronti della collettività. Questi riguardano innanzitutto il proprietario, ma anche gestori, prestatari e amministratori tra gli altri.

  • Il proprietario è tenuto alla conservazione del bene e ne è responsabile. L’uso del bene non è illimitato, ma si estende fin dove sia conciliabile con il suo carattere storico o artistico.
  • Ogni intervento sul bene deve essere autorizzato in via preventiva dall’Ufficio competente e può essere effettuato solo dopo aver ottenuto l’autorizzazione.
  • Ogni variazione di proprietà o possesso (ad es. vendita, permuta, eredità, donazione, ma anche frazionamento ecc.) deve essere comunicata all’Ufficio competente.
  • La Provincia Autonoma di Bolzano / Alto Adige ha un diritto di prelazione sui beni vincolati. L’inosservanza di tale diritto rende inefficace qualsiasi altro atto giuridico in tal senso.
  • L’importazione e l’esportazione temporanea di beni culturali mobili devono essere autorizzate dalla Ripartizione Beni culturali.
  • L’esportazione definitiva di beni culturali mobili ricade nelle competenze dell’"Ufficio esportazione" della Sopraintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio

 

Normativa