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Prima seduta per la Consulta museale, valutati 15 progetti

Ieri (23 maggio) si è insediata la Consulta museale nella sua composizione stabilita dalla nuova Giunta. Prescrizione per il giardino vescovile di Bressanone: accesso libero per i brissinesi.

La riunione della Consulta museale. Foto: USP/bf

Prima riunione della legislatura per la Consulta museale. La seduta costitutiva della Consulta nella sua nuova composizione, così come decretata dalla Giunta provinciale lo scorso 16 aprile, ha visto ieri (23 maggio) l’organismo impegnato nella valutazione tecnica delle 15 domande di finanziamento di investimento pervenute alla Provincia da musei pubblici e privati per oltre 10 milioni di euro. La decisione spetterà alla Giunta, che può erogare al massimo l’80% delle somme richieste. La valutazione tecnica della Consulta è stata positiva per tutti i progetti presentati.

Hofburg, spazio aperto ai cittadini di Bressanone

Uno dei progetti più articolati riguarda il giardino vescovile di Bressanone, il cui concept elaborato dall’artista André Heller è stato illustrato dalla direttrice della Ripartizione provinciale musei Angelika Fleckinger e discusso alla presenza della direttrice della Ripartizione provinciale beni culturali della Provincia Karin Dalla Torre. La Consulta ha discusso e formulato nuove prescrizioni. Una in particolare riguarda la possibilità per i cittadini di Bressanone di accedere al giardino in modo agevolato. "L’idea fin dall’inizio era quella di creare uno spazio naturale e integrato con il Museo, aperto a tutta la cittadinanza, con un intervento rispettoso della dignità e della quiete del luogo" ha detto il presidente della Giunta. La valutazione positiva ha riguardato il primo lotto del progetto, da realizzarsi in 3 anni. L’intervento previsto nel secondo lotto, da realizzarsi nei due anni successivi, verrà analizzato dalla Consulta museale in un secondo momento. Un secondo progetto che ha richiesto un’analisi dettagliata riguarda il Museo dell’Abbazia agostiniana di Novacella. Le altre richieste di finanziamento riguardano l’acquisto di apparecchiature e hardware, lavori per adeguamento e realizzazione di nuovi depositi e nuove aree espositive. Il museo del Comune di Meltina ad esempio intende realizzare un proprio museo di fossili. L’abbazia di Monte Maria ha chiesto un contributo per realizzare un’area espositiva per i manoscritti antichi conservati nella biblioteca, il più antico dei quali risale al XIV secolo.

La nuova composizione della Consulta

La Consulta museale, nominata per la durata della legislatura, è l’organismo di indirizzo delle politiche museali della Provincia di Bolzano, fornendo pareri sulle richieste di finanziamento triennale provenienti da musei e collezioni. Composta da esperti del settore, la Consulta di questa legislatura è presieduta dal presidente della Provincia e composta dai due assessori competenti per cultura italiana e tedesca – ieri rappresentanti rispettivamente da Antonio Lampis e Volker Klotz, direttore della Ripartizione cultura tedesca -, dalla direttrice dell'Archivio provinciale Christine Roilo, dal sindaco di Merano in rappresentanza del Consorzio dei Comuni, dalla direttrice dell'Ufficio cultura del Comune di Bolzano Anna Vittorio, dal direttore del Touriseum Patrick Gasser, dalla coordinatrice del Museo delle macchine da scrivere di Parcines Maria Mayr, e dalla fondatrice del Museo delle donne di Merano, Sigrid Prader.

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