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 H O M E

Caso 1
Gutenberg e la stampa a caratteri mobili
Caso 2
La censura su Internet
Caso 3
I social network
Caso 4
L’opinione pubblica e la nascita dei giornali d’informazione
Tema n.1
Le tecnologie trasformano lentamente conoscenza e la cultura
Tema n.2
Il controllo  del potere sull'informazione
Tema n.3
I diritti individuali e la libertà
Tema n.4
I mezzi tecnici influenzano la partecipazione e la democrazia 
Tema n.5
Le forme della socializzazione: come le persone interagiscono e si scambiamo le idee
Tema n.6
La resistenza all’innovazione



Il controllo del potere sull'informazione


La storia dell'uomo ci dimostra che l'Informazione è potere. Lo sviluppo delle tecnologie dell'informazione, a partire dalla nascita della scrittura, con l'invenzione della stampa ed oggi con la diffusione di Internet, ha sempre messo in risalto nella società le due facce della medaglia,  cioè la conquista di potere da parte di chi controlla e gestisce queste stesse tecnologie e dall'altra parte la necessità della democrazia.
Nell’antichità, la scrittura, al servizio dei sacerdoti e delle monarchie per segnare le leggi, le gerarchie e i rapporti tra gli uomini, aveva un carattere elitario, cioè apparteneva alla classe sociale superiore. Successivamente, con la diffusione di questa pratica alle altre classi sociali, si trasforma in strumento democratico e addirittura anarchico. Lo stesso successe con la stampa, però in modo molto più rapido rispetto alla scrittura, i testi stampati all'inizio furono usati, allo stesso modo dei manoscritti, come strumento di acculturazione religiosa da parte delle autorità. Subito, però, molti individui scoprirono un senso di indipendenza perché potevano leggere libri, apprendere e conoscere anche lontano dai luoghi fin ora dedicati a quello, lo potevano fare da casa diventando così autodidatti.
Molti storici e studiosi della comunicazione sostengono che con la stampa un popolo vede se stesso per la prima volta, prende coscienza della propria identità e dei propri valori.
Le autorità civili e religiose, però, per riprendere il controllo dell’acculturazione delle masse nel corso dei secoli hanno usato la censura e il rigido controllo su tutte le forme di espressione, in alcuni casi limitando o distruggendo la libertà di pensiero e di informazione. A proposito della censura, un esempio importante è l’Indice dei libri proibiti emanato dalla Chiesa a metà del 1500, un elenco di testi vietati, ritenuti "pericolosi", perciò da distruggere.

Per quanto riguarda l'imposizione della propria autorità da parte della Chiesa nell'ambito culturale e religioso durante il 1500, vedi CASO N.1, punto di vista n. 1 MARTIN LUTERO e il suo rifiuto alla mediazione della Chiesa di Roma nella lettura dei Testi Sacri.
Per quanto riguarda le conseguenze dell'invenzione della stampa sull'affermazione e sul controllo del potere da parte dei governi, vedi CASO GUTENBERG E LA STAMPA A CARATTERI MOBILI,  punto di vista n. 5 MARSHALL McLUHAN.
Quest’argomento è ancora più attuale nella nostra società della Televisione e di Internet, dove l’opinione pubblica riflette sui legami tra la politica, i colossi della comunicazione e dell’informazione e la grande Rete, per questo vedi nel CASO I SOCIAL NETWORK il punto di vista n. 4 di AQUI e BARNET nel reportage dall'Iran.



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