Alto Adige nei documentari

La sezione Alto Adige della Mediateca comprende complessivamente 1.500 titoli. Un’occasione per scoprire aspetti anche meno noti della nostra provincia, della cultura e delle tradizioni del nostro territorio nei suoi vari aspetti. Scarica l’edizione 2020 del CATALOGO DOCUMENTARI ALTO ADIGE o inoltra la  Richiesta di una copia.

Il catalogo raccoglie le schede di 300 documentari prodotti, co-prodotti o di cui sono stati acquisiti i diritti tra il 1995 e il 2020, suddivise nelle sezioni arte, cinema, geografia, natura, società,                                                                                                                                                                                                                                                                                    sport e montagna, storia, tecnologia. I filmati sono tutti disponibili per il prestito gratuito.

Per motivi di studio o di ricerca è possibile richiedere a titolo gratuito, previa richiesta scritta e motivata, una copia dei documentari di interesse, qualora i diritti siano disponibili.
Analoghi servizi ed attività sono offerti dall’ufficio Amt für Film und Medien.

 

  • 100 ANNI DI ALTO ADIGE IN ITALIA. Un modello per l’autonomia

    100 ANNI DI ALTO ADIGE IN ITALIA. Un modello per l’autonomia

    Regia: Klaus Romen, Produzione: Videocap, Bolzano, 2018 Formato: DVD - Durata: 30 min Lingua: Italiano | Sottotitoli: _ Disponibilità: Prestito
    Quando l’Italia il 26 aprile del 1915 decise, con l’accordo segreto di Londra, di entrare in guerra contro l’Austria a fianco dell’Intesa, la sorte del Sudtirolo era già prefigurata. L’Inghilterra e la Francia avevano promesso all’Italia, per la sua partecipazione al conflitto, il confine al Brennero e così la parte meridionale del Tirolo storico nel 1920 fu annessa al Regno d’Italia, senza che venisse attuato il diritto all’autodeterminazione promesso da Wilson. Nel frattempo il Sudtirolo/Alto Adige da giocattolo delle grandi potenze è divenuto un modello autonomistico di successo nel contesto europeo. Famiglie e giovani si confrontano con la storia: destini singoli si compongono nel quadro della realtà sudtirolese/altoatesina. Esperienze dolorose, ma anche promettenti inizi di una convivenza tra i gruppi linguistici, al di là della narrativa vittime/colpevoli. Con l’ausilio di commenti di storici e scene filmate vengono ripercorsi e analizzati i momenti cruciali dal 1918 fino al 2018, rappresentati in modo appassionante per il pubblico. © 2019 Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi

  • 47° NORD/AM 47. BREITENGRAD. Quando al Brennero c’erano i controlli di frontiera

    47° NORD/AM 47. BREITENGRAD. Quando al Brennero c’erano i controlli di frontiera

    Regia: Silvana Resch, Produzione: ZeLIG Scuola di documentario, Bolzano, 2004 Formato: DVD - Durata: 53 min Lingua: Tedesco/Italiano | Sottotitoli: IT/DE/EN, Disponibilità: Prestito
    Nel 1995, molto prima dell’autostrada, quando c’erano i controlli di frontiera e l’euro non esisteva ancora, Brennero era una località fiorente, dove si poteva diventare ricchi, sia con il contrabbando che con il commercio o con il cambio di denaro. Nel corso degli anni l’oblio è sceso sul paese come una coltre di neve. Oggi sono rimasti pochi abitanti. Chi sono quelli che vivono ancora qui, cosa li ha portati e cosa li spinge a rimanere? Brennero è diventato un paese come tanti altri, in cui vive gente che non vi si è voluta trasferire: sudtirolesi e nordtirolesi insieme a italiani provenienti da varie regioni, portati in questo luogo dal loro lavoro. In paese la gente non avverte l’importanza del valico alpino per l’Europa Unita, anche se il Passo del Brennero è uno dei crocevia commerciali più importanti d’Europa e il confine, apparentemente insicuro, risulta ancora invalicabile per migliaia di profughi. © 2004/06 Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi

  • 48 TORNANTI. In discesa senza freni sul Passo dello Stelvio

    48 TORNANTI. In discesa senza freni sul Passo dello Stelvio

    Regia: Fabrizio Lussu, Produzione: Stuffilm Creativeye, Bra (Cuneo), 2017 Formato: DVD - Durata: 53 min Lingua: Italiano | Sottotitoli: Inglese/Tedesco Disponibilità: Prestito
    Giuliano Calore, padovano classe 1938, ha fatto la storia del ciclismo estremo, affrontando le più importanti salite e discese del mondo del ciclismo senza mani, con una bicicletta senza manubrio e senza freni. A riprese del film iniziate, Giuliano, che oggi ha 77 anni, decide di stupirci realizzando un ultimo record: affrontare in discesa il Passo dello Stelvio senza manubrio, senza freni, di notte, illuminando gli insidiosi tornanti con la sola luce di una piccola pila tascabile. Il documentario mostra l’ultima follia sportiva di un personaggio a metà fra un gentiluomo d’altri tempi e un guascone da osteria, e indaga le cause che hanno trasformato una genuina passione in un’ossessione che piano piano si è sostituita ad affetti e amicizie. Dopo 40 anni di vita ordinaria, una moglie, tre figli, un modesto lavoro all’Enel, ha inforcato la bicicletta e si è trasformato, come fa Superman quando indossa il mantello. Una discesa senza freni nelle ambizioni, nelle motivazioni, nelle paure e nei sogni dell’uomo. © 2017 Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi

  • A SCUOLA/SCHULE MACHEN. La Libera Scuola Waldorf di Merano

    A SCUOLA/SCHULE MACHEN. La Libera Scuola Waldorf di Merano

    Regia: Giuseppe Schettino, Produzione: ZeLIG Scuola di documentario, Bolzano, 2005 Formato: DVD - Durata: 18 min Lingua: Tedesco | Sottotitoli: Italiano Disponibilità: Prestito
    Esiste una via alternativa all’istruzione tradizionale? E quanto può influenzare il comportamento degli adulti di domani? Il documentario nasce e si sviluppa come pura osservazione della seconda classe della Libera Scuola Waldorf “Christian Morgenstern” di Merano - una scuola steineriana, ispirata al filosofo e pedagogo Rudolf Steiner, fondatore di una particolare impostazione pedagogica - ma non vuole essere un’indagine sulla pedagogia steineriana né formulare giudizi su di essa. Toni pacati, pareti colorate e arredamenti a misura di bambino. Fulcro dell’insegnamento e figura di riferimento per tutti gli alunni di questa seconda classe è Frau Pichler: carina, dolce e confortante. Non la sentirete mai alzare la voce con i bambini, ma non per questo la si può accusare di mancanza di giusta severità e disciplina. Soprattutto vedremo dei piccoli adulti con le proprie responsabilità e i propri compiti. © 2009 Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi

  • ADOLF VALLAZZA. SCULTORE. Nei vecchi legni storie ancestrali

    ADOLF VALLAZZA. SCULTORE. Nei vecchi legni storie ancestrali

    Regia: Fulvio Vicentini, Produzione: Pluristamp, Brunico, 1994 Formato: DVD - Durata: 13 min Lingua: Italiano | Sottotitoli: _ Disponibilità: Prestito
    Un breve racconto per immagini del rapporto tra artista e materia prima. Attraverso le abili ed esperte mani dell’artista altoatesino Adolf Vallazza assistiamo alla trasformazione di un comune blocco di legno in un’opera d’arte unica e densa di significato. Vallazza sottolinea come tra artista e materia si instauri un rapporto quasi magico, che lega l’uno all’altra indissolubilmente. L’attenzione verso il “materiale legno” vissuto, vecchio e visibilmente adoperato, fece scattare in Vallazza un input che lo portò ad intraprendere quella che lui definisce la sua “ricerca totemica”, iniziata negli anni Settanta e non ancora conclusa. Una costante rielaborazione attorno al soggetto “totem”, ininterrottamente creato e reinterpretato. Vallazza parla poi degli artisti che hanno influenzato la sua estetica, citando Marino Marini, Henri Moore e lo scultore rumeno Costantin Brancusi. © 1994 Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi

  • ADOLF VALLAZZA. Sciamano del legno antico

    ADOLF VALLAZZA. Sciamano del legno antico

    Regia: Lucio Rosa, Produzione: Studio Film TV, Bolzano, 2019 Formato: DVD - Durata: 40 min Lingua: Italiano | Sottotitoli: _ Disponibilità: Prestito
    Ritratto in bianco e nero del noto scultore e pittore gardenese, che a 95 anni racconta la sua evoluzione artistica iniziata con lo scolpire il legno di ulivo. Esperienza presto abbandonata perché, come dice il Maestro stesso: l’ulivo è già una scultura di per sé. Ecco allora i personaggi fantastici, i Menhir, i Totem, i mitici Troni, le sculture tridimensionali e poi la grande, splendida stele, sempre eseguita con il legno antico, vecchio di secoli, alta 14 metri, eseguita a 90 anni di età. E domani? “Ho avuto una grazia veramente di poter lavorare dopo i 90 anni. Lavorerò fin che son capace, questo è sicuro. Un artista non va mai in pensione.” Nel dare forma e linguaggio alla materia che scolpisce, l’artista non interroga la materia, che è già sua, ma il genio dei luoghi che l’ha generata. Con lui tesse il dialogo serrato che porta alle trasformazioni dei legni, programma i loro destini futuri e in loro soffia il suo spirito. © 2019 Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi

  • AGENTI SEGRETI, FACCENDIERI, DOPPIOGIOCHISTI. La fine della guerra in Alto Adige

    AGENTI SEGRETI, FACCENDIERI, DOPPIOGIOCHISTI. La fine della guerra in Alto Adige

    Regia: Franz J. Haller, Produzione: Antropologia Visuale, Bolzano, 2003 Formato: DVD - Durata: 60 min Lingua: Italiano/Tedesco | Sottotitoli: Italiano Disponibilità: Prestito
    Il filmato documenta la permanenza del Ministro per gli Armamenti Albert Speer a Castel Goyen presso Merano, le faccende dell’Operazione Bernhard, considerata la più grande contraffazione di banconote di tutta la storia - che ha ispirato anche Il Falsario, Premio Oscar 2008 - falsificate nel campo di concentramento di Sachsenhausen, organizzata dalla Gruppe Wendig (Friedrich Schwend) a Castel Labers (Merano); le operazioni segrete dell’agente SS Jaac van Harten, lui stesso ebreo, a Castel Rametz (Merano), per preparare la fuga dei capi fascisti e nazisti in Sudamerica; l’Operazione Sunrise, cioé le trattative tra alleati e commando militare tedesco per l’Italia per un rapido armistizio sul fronte italiano; le trattative con i partigiani del CNL attorno a Bruno de Angelis e la reintroduzione del potere civile italiano in Alto Adige da parte degli Americani nel Maggio 1945. © 2009 Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi

  • AGUANA. La storia di una ninfa lacustre delle Dolomiti

    AGUANA. La storia di una ninfa lacustre delle Dolomiti

    Regia: Hannes Paqualini, Produzione: ZeLIG Scuola di documentario, Bolzano, 2000 Formato: DVD - Durata: 15 min Lingua: Italiano | Sottotitoli: _ Disponibilità: Prestito
    Le leggende delle appartengono al patrimonio letterario della cultura ladina, come gli stessi Monti Pallidi. Tuttavia sono, come tutti i miti, allo stesso tempo espressione di un profondo sentimento esistenziale radicato nell’animo umano. Una sintesi tra gioia e dolore e la paura arcana di perdere la prima e di non riuscire ad evitare la seconda. Aguana narra la storia di una ninfa lacustre delle Dolomiti, figlia di una ninfa e di un uomo che, destinata ad una vita terrestre di donna, non può vivere nella sua reggia subacquea. La nostalgia della sua origine acquatica la condurrà ad una tragica fine. Aguana è un film d’animazione e di documentazione. La colonna sonora è a cura di Simonluca Laitempergher. Le musiche sono modellate sulle atmosfere cupe e spesso rarefatte, con qualche risvolto gustosamente trash, che caratterizzano questo particolare documentario animato. © 2004/06 Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi

  • AI CONFINI DELL’IMPERO. Borghetto all’Adige, zona franca nelle Alpi

    AI CONFINI DELL’IMPERO. Borghetto all’Adige, zona franca nelle Alpi

    Regia: Pierluca Ditano, Produzione: ZeLIG Scuola di documentario, Bolzano, 2015 Formato: DVD - Durata: 30 min Lingua: Dialetto Trentino | Sottotitoli: DE/IT/EN, Disponibilità: Prestito
    Borghetto all’Adige fino al 1918 era sede della dogana dell’Impero Austro-Ungarico al confine con il Regno d’Italia. È considerato il confine del Tirolo storico. Fu comune autonomo fino al 1928, quando venne aggregato al Comune di Avio. Durante la prima guerra mondiale gli austriaci non avevano completato la costruzione di due forti che avrebbero protetto l’accesso alla Vallagarina, l’ultimo tratto tra in monti della valle percorsa dal fiume Adige, quando l’Italia dichiarò guerra all’Austria. Fu il primo paese del Tirolo ad essere occupato dagli italiani e tale rimase fino alla fine del conflitto. La pietra miliare del vecchio confine è grande motivo d’orgoglio per i suoi abitanti. Ma cosa ne è stato di quella zona franca racchiusa tra le Alpi? Oggi il paesino è solo a margine della vita economica e si fa forte dei legami comunitari. Vive un presente costantemente festivo e, per questo, vuoto: il tempo della festa è usualmente il tempo libero da lavoro, e a Borghetto è quasi sempre festa perché il lavoro non c’è quasi mai. © 2015/16 Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi

  • AL TEMPO DEI RADAROLI. Zattere, burchi e traghetti sul fiume Adige

    AL TEMPO DEI RADAROLI. Zattere, burchi e traghetti sul fiume Adige

    Regia: Hans Wieser, Produzione: Johann Wieser Produzioni, Bolzano, 1989 Formato: DVD - Durata: 90 min Lingua: Italiano | Sottotitoli: _ Disponibilità: Prestito
    Il fiume Adige è sempre stato una ricchezza per le popolazioni che vivevano lungo le sue rive. Dal Medioevo, fino all’avvento dell’età industriale, l’intera vita economica ruotava attorno al corso d’acqua: esso era la più importante via di comunicazione allora esistente in Alto Adige perché collegava Venezia con la Germania. Le merci, primo fra tutti il legname, erano trasportate quasi esclusivamente per via fluviale. Lungo l’Adige scorrevano numerose zattere, burchi e traghetti che univano le sponde e sul suo corso erano disposti importanti centri portuali quali Bronzolo, Trento, Sacco nei pressi di Rovereto e Verona. Il regista, partendo da un’attenta ricostruzione in costume della metà dell’Ottocento e attraverso una narrazione ad impianto corale mostra, con precisione e puntualità la vita di una società interamente basata sull’economia fluviale. © 1994 Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi

Contatti

Romy Vallazza
Acquisizione diritti
Tel. 0471 30 33 93
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(Lu - Ve giornata intera)

Barbara Abrate
Duplicazione materiali
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(Lu - Ve mattino)