Alto Adige nei documentari

La sezione Alto Adige della Mediateca comprende complessivamente 1.500 titoli. Un’occasione per scoprire aspetti anche meno noti della nostra provincia, della cultura e delle tradizioni del nostro territorio nei suoi vari aspetti. Scarica l’edizione 2020 del CATALOGO DOCUMENTARI ALTO ADIGE o inoltra la  Richiesta di una copia.

Il catalogo raccoglie le schede di 300 documentari prodotti, co-prodotti o di cui sono stati acquisiti i diritti tra il 1995 e il 2020, suddivise nelle sezioni arte, cinema, geografia, natura, società,                                                                                                                                                                                                                                                                                    sport e montagna, storia, tecnologia. I filmati sono tutti disponibili per il prestito gratuito.

Per motivi di studio o di ricerca è possibile richiedere a titolo gratuito, previa richiesta scritta e motivata, una copia dei documentari di interesse, qualora i diritti siano disponibili.
Analoghi servizi ed attività sono offerti dall’ufficio Amt für Film und Medien.

 

  • TEMPI MODERNI. DAL GATTO ALLE NEVI AL LUPO BATTIPISTA. Tecnologia americana per le Dolomiti

    TEMPI MODERNI. DAL GATTO ALLE NEVI AL LUPO BATTIPISTA. Tecnologia americana per le Dolomiti

    Regia: Gerd Staffler, Produzione: Curatorium per i Beni Tecnici Culturali, Bolzano, 2009 Formato: DVD - Durata: 10 min Lingua: Italiano | Sottotitoli: _ Disponibilità: Prestito
    Documentario n. 27 della serie Tempi Moderni - Monumenti della Tecnica lungo le piste ciclabili. Ernst Prinoth (Ortisei, 1923 - Innsbruck, 1981) inizia la carriera come pilota automobilistico. Nel 1960 viene ingaggiato dal team Lotus gestito da Colin Chapman e gareggia in Formula 1. Ma oltre ad essere un ottimo pilota, è anche un geniale costruttore. Nel 1962 disegna la Baby Junior, macchina da corsa che nella sua categoria domina la scena incontrastata, e brevetta il primo prototipo di macchina battipista, entrata nella storia come gatto delle nevi. La pressione sul terreno del veicolo era di soli 15 grammi per cm². Aveva capito che poteva battere anche i pendii più ripidi solo con una tipologia costruttiva estremamente leggera, la stessa tecnologia imparata dalle corse. Da allora in poi un’unica macchina riusciva a svolgere il lavoro di dozzine di volontari. I campionati mondiali di sci del 1970 in Val Gardena furono il migliore volano pubblicitario. La perfetta preparazione delle piste fece scuola in tutto il mondo. © 2015 Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi

  • TEMPI MODERNI. DAL MALTO ALLA BOTTE. Le birrerie intorno al Novencento

    TEMPI MODERNI. DAL MALTO ALLA BOTTE. Le birrerie intorno al Novencento

    Regia: Gerd Staffler, Produzione: Curatorium per i Beni Tecnici Culturali, Bolzano, 2009 Formato: DVD - Durata: 10 min Lingua: Italiano | Sottotitoli: _ Disponibilità: Prestito
    Documentario n. 29 della serie Tempi Moderni - Monumenti della Tecnica lungo le piste ciclabili. La birra in Alto Adige vanta una storia antica. Le narrazioni più remote risalgono dal 985 al 993. Fonda le sue radici nella prima «Hausbrauerei» documentata a Valdaora, già attiva nel 695. Grazie alle sue qualità, oltre mille anni più tardi la birra altoatesina gode ancora di grande prestigio. L’epoca d’oro dell’industria birraia in Alto Adige fu il 19° secolo. Nel 1879 esistevano ben 21 birrifici. Ma l’epoca d’oro finì improvvisamente con le due guerre mondiali. La Forst di Merano fu tra le poche sopravvissute alla crisi. L’azienda a conduzione famigliare fondata nel 1857 tornò a fiorire negli anni Cinquanta quando divenne leader di mercato a livello locale. Oggi è il produttore più importante di birra alla spina in Italia. La nuova tendenza non punta tanto sulla quantità quanto sulla rinascita della tradizione locale delle birrerie da osteria. Le microbirrerie in ambito rurale rappresentano lo scenario attuale del mondo della birra. © 2015 Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi

  • TEMPI MODERNI. FUNICOLARE DELLA MENDOLA. Lusso per pochi con vista panoramica

    Regia: Gerd Staffler, Produzione: Curatorium per i Beni Tecnici Culturali, Bolzano, 2007 Formato: DVD - Durata: 9 min Lingua: Italiano | Sottotitoli: _ Disponibilità: Prestito
    Documentario n. 02 della serie Tempi Moderni - Monumenti della Tecnica lungo le piste ciclabili. Tratta la storia della funicolare che unisce Caldaro con il Passo Mendola. Ultimata e inaugurata nel 1903, vantava una serie di importanti primati. Era la prima cremagliera azionata elettricamente dell’Impero Austro-Ungarico, la più ripida in Europa, con una pendenza del 64%, e possedeva la tratta unica più lunga al mondo. Il tracciato consentiva un rapido raggiungimento del Passo Mendola, sede vacanziera molto apprezzata dall’aristocrazia. La località era meta anche della popolazione di Caldaro e Termeno, che raggiungeva il passo grazie a carri trainati da buoi, in quanto la funicolare era un mezzo costoso per l’epoca. Con l’annessione dell’Alto Adige, il centro cambiò volto, ricercando nuovi turisti d’élite, anche grazie al campo da golf. Oggi, dopo la ristrutturazione del 1980, trasporta oltre 100.000 persone all’anno. © 2010 Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi

  • TEMPI MODERNI. FUNICULÌ - FUNICULÀ. Luis Zuegg precursore degli impianti a fune

    TEMPI MODERNI. FUNICULÌ - FUNICULÀ. Luis Zuegg precursore degli impianti a fune

    Regia: Gerd Staffler, Produzione: Curatorium per i Beni Tecnici Culturali, Bolzano, 2007 Formato: DVD - Durata: 9 min Lingua: Italiano | Sottotitoli: _ Disponibilità: Prestito
    Documentario n. 09 della serie Tempi Moderni - Monumenti della Tecnica lungo le piste ciclabili. Tratta la storia degli impianti a fune in Alto Adige. Mentre le funivie del Colle (1908) e di Lana-San Vigilio (1912) erano pure opere pionieristiche, gli impianti a fune si diffusero con la prima guerra mondiale. L’ingegnere Luis Zuegg di Lana era il referente per le funivie austriache sul fronte delle Dolomiti, che assicuravano i rifornimenti per le truppe. A guerra finita, con spirito imprenditoriale, applicò il bagaglio di conoscenze acquisite progettando le funivie di Avelengo, Sestriere, Città del Capo in Sudafrica, Garmisch e sulla Zugspitze, al confine tra Germania e Austria. Negli anni Venti entrò in funzione in Val Gardena la prima slittovia, per lo sviluppo degli sport invernali, che richiedevano la costruzione di cabinovie, bidonvie e seggiovie sempre più moderne. Le aziende Hölzl (Doppelmaier) e Leitner, erano già allora leader del settore. © 2010 Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi

  • TEMPI MODERNI. GLI ALBORI DEL TURISMO. I Grand Hotel

    TEMPI MODERNI. GLI ALBORI DEL TURISMO. I Grand Hotel

    Regia: Gerd Staffler, Produzione: Curatorium per i Beni Tecnici Culturali, Bolzano, 2009 Formato: DVD - Durata: 10 min Lingua: Italiano | Sottotitoli: _ Disponibilità: Prestito
    Documentario n. 21 della serie Tempi Moderni - Monumenti della Tecnica lungo le piste ciclabili. Lo sviluppo del turismo in Alto Adige è legato strettamente alla rete ferrovia che nel 1906 era a grandi linee completata. Se nel 1840 era iniziata l’ascesa di alcuni luoghi di cura, negli anni 1850/60 l’alpinismo promosso dai club alpini assunse un ruolo sempre più importante. Dal 1880 il turismo s’intensificò e verso la fine del secolo divenne una realtà consolidata che continuò a crescere fino alla prima guerra mondiale. Tra gli ospiti prominenti che arrivarono in Pusteria e in Val d’Isarco con la ferrovia ci furono scrittori come Ibsen e Schnitzler, i compositori Gustav Mahler, Georg Friedmann e Richard Strauss. È così che inizia la storia dei grandi successi nel settore alberghiero. Vengono costruiti il Grand Hotel Carezza, l’Hotel Palace a Colle Isarco, l’Hotel Terme di Brennero, il Palace a Merano, il Grand Hotel a Dobbiaco, le strutture turistiche a Solda e allo Stelvio. Un grande richiamo che ha attratto personaggi da tutto il mondo. © 2015 Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi

  • TEMPI MODERNI. GRANDI OPERE IDROELETTRICHE. Le turbine in caverna a Ponte Gardena (1938)

    TEMPI MODERNI. GRANDI OPERE IDROELETTRICHE. Le turbine in caverna a Ponte Gardena (1938)

    Regia: Gerd Staffler, Produzione: Curatorium per i Beni Tecnici Culturali, Bolzano, 2009 Formato: DVD - Durata: 9 min Lingua: Italiano | Sottotitoli: _ Disponibilità: Prestito
    Documentario n. 12 della serie Tempi Moderni - Monumenti della Tecnica lungo le piste ciclabili. Tratta la storia della centrale idroelettrica di Ponte Gardena. Realizzata nel 1938 dalla Montecatini su progetto di Claudio Castellani e Duilio Torres, era uno degli impianti più sicuri e all’avanguardia in Europa. L’acqua è derivata dal fiume Isarco in una galleria di 7,5 km scavata nelle pendici occidentali della Val d’Isarco e raggiunge in caverna tre turbine. La sala macchine, realizzata all’interno di una caverna e lussuosamente arredata con dettagli architettonici in alluminio, era al sicuro da attacchi bellici e attentati. Non così il monumento equestre in alluminio, raffigurante il duce a cavallo all’entrata della centrale, che fu preso di mira dai terroristi nel 1961. L’unico pezzo rimasto è la testa del cavallo, tuttora custodito all’interno della caverna, sulle cui sorti si è aperta una discussione. © 2011 Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi

  • TEMPI MODERNI. GUERRA E PACE. Il trenino a vapore della Val Gardena come attrazione turistica

    TEMPI MODERNI. GUERRA E PACE. Il trenino a vapore della Val Gardena come attrazione turistica

    Regia: Gerd Staffler, Produzione: Curatorium per i Beni Tecnici Culturali, Bolzano, 2007 Formato: DVD - Durata: 9 min Lingua: Italiano | Sottotitoli: _ Disponibilità: Prestito
    Documentario n. 10 della serie Tempi Moderni - Monumenti della Tecnica lungo le piste ciclabili. Tratta la storia della Ferrovia della Val Gardena/Grödental (Ferata de Ghërdeina). Poter usufruire della ferrovia tra Chiusa a Plan nel fondovalle gardenese, nel 1916 i militari la costruirono in soli quattro mesi e mezzo mediante 10.000 addetti (tra cui 6.000 prigionieri russi). I treni, composti da 6 o al massimo 10 vagoni, trasportavano materiale bellico con cadenza di 10 minuti fino a Plan, da cui proseguiva con funivie superando i Passi Sella, Gardena e Pordoi per raggiungere il fronte in direzione Lagazuoi e Col di Lana. Dopo la prima guerra mondiale il treno a vapore e a scartamento ridotto, conquistò importanza in ambito turistico. Al trenino è dedicato un bellissimo documentario girato negli anni Cinquanta. Nel 1955 è stato anche protagonista di un film diretto e interpretato da Luis Trenker e co-sceneggiato con Giorgio Bassani e Pier Paolo Pasolini: Flucht in die Dolomiten (Il prigioniero della montagna). L’ultimo viaggio del trenino è avvenuto il 29 maggio del 1960, sostituito da un servizio autobus. © 2010 Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi

  • TEMPI MODERNI. I FRATELLI DURST. Precursori della Polaroid

    TEMPI MODERNI. I FRATELLI DURST. Precursori della Polaroid

    Regia: Gerd Staffler, Produzione: Curatorium per i Beni Tecnici Culturali, Bolzano, 2009 Formato: DVD - Durata: 9 min Lingua: Italiano | Sottotitoli: _ Disponibilità: Prestito
    Documentario n. 18 della serie Tempi Moderni - Monumenti della Tecnica lungo le piste ciclabili. Julius Durst è considerato, con Max Valier, uno degli inventori di spicco del XX secolo. Già durante gli studi all’Istituto Tecnico di Costanza realizzò un giradischi automatico. Con il fratello Gilbert nel 1934 registrò il brevetto di un copiatore per cartoline. Con l’entrata in società nel 1936 degli imprenditori Oberrauch la ditta Durst di Bressanone iniziò la sua ascesa internazionale divenendo riferimento per la fototecnica. Gli apparecchi da ingrandimento vennero esportati in tutto il mondo. Negli anni Cinquanta sviluppò “Automatica”, la prima macchina fotografica tascabile con messa a fuoco automatica. Lo sviluppo di una sorta di telefotocopiatrice, pronta già nel 1949 per essere brevettata, fu purtroppo trascurato. L’apparecchio fu messo in produzione cinque anni dopo da una ditta statunitense. © 2011 Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi

  • TEMPI MODERNI. IN VOLO VERSO LA LUNA. Max Valier. Pioniere dei razzi a carburante liquido

    TEMPI MODERNI. IN VOLO VERSO LA LUNA. Max Valier. Pioniere dei razzi a carburante liquido

    Regia: Gerd Staffler, Produzione: Curatorium per i Beni Tecnici Culturali, Bolzano, 2007 Formato: DVD - Durata: 9 min Lingua: Italiano | Sottotitoli: _ Disponibilità: Prestito
    Documentario n. 08 della serie Tempi Moderni - Monumenti della Tecnica lungo le piste ciclabili. Tratta la storia di Max Valier (Bolzano, 1895 - Berlino, 1930). Luna e stelle lo affascinavano già durante gli studi presso il liceo dei Francescani a Bolzano. Nato a Bolzano nel 1895, Max Valier pubblicò ancora studente degli scritti di astronomia. La prima guerra mondiale l’ha visto all’opera nei caccia tedeschi ed era sua convinzione che la conquista dello spazio sarebbe stata possibile solo con i razzi. A Monaco negli anni Venti condusse esperimenti con vettori a reazione sia a polvere pirica che a carburante liquido. Morì a Berlino nel 1930 durante un test su un nuovo carburante a base di nafta (il kerosene). Il Deutsches Museum a Monaco dedica a Valier un apposito spazio espositivo come pioniere dei razzi a reazione. A Max Valier sono dedicate strade in diversi luoghi e scuole, ma anche un cratere della Luna. © 2010 Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi

  • TEMPI MODERNI. JOHANN KRAVOGL. L’inventore del motore elettrico

    TEMPI MODERNI. JOHANN KRAVOGL. L’inventore del motore elettrico

    Regia: Gerd Staffler, Produzione: Curatorium per i Beni Tecnici Culturali, Bolzano, 2009 Formato: DVD - Durata: 10 min Lingua: Italiano | Sottotitoli: _ Disponibilità: Prestito
    Documentario n. 24 della serie Tempi Moderni - Monumenti della Tecnica lungo le piste ciclabili. Johann Kravogl, originario di Lana, è considerato l’inventore del motore elettrico. Nella lista delle sue invenzioni si trovano anche una bilancia di precisione, una pressa litografica, un condensatore per l’alta tensione e una campana elettrica. L’invenzione per la quale depositò il brevetto nel 1876 è il risultato di una serie di scoperte: nel 1826 William Sturgeon sviluppò il primo elettromagnete e cinque anni più tardi Michael Faraday scoprì che un magnete in movimento produce elettricità in un conduttore vicino. Nel 1834 Moritz Hermann von Jacobi presentò un piccolo motore elettrico come forza motrice per una barca. Ma tutti i motori sviluppati prima dell’invenzione di Kravogl avevano una scarsa efficienza e non producevano elettricità uniforme. Il brevetto del motore elettrico è stato “scippato” al povero Kravogl in occasione della mostra mondiale a Parigi niente meno che da Alfred Siemens. © 2015 Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi

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