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Edizione 2011

Il concerto

21.12.11 ore 17.00 Copertina Il concerto

IL CONCERTO 2009, Fr-Rom-Belg-It, 120 min 

Di: Radu Mihaileanu Con: Aleksei Guskov, Dmitri Nazarov, Mélanie Laurent, François Berléand, Miou-Miou.

Andreï Filipov era un grande direttore d’orchestra, ma la repressiva politica di Brežnev lo ha costretto a deporre la bacchetta e ad abbandonare la sua musica. Rifiutatosi di licenziare la sua orchestra, composta da musicisti ebrei, è costretto da trent’anni a nascondersi dalla luce dei riflettori, spolverando e lustrando la scrivania del nuovo, ottuso direttore del Bol'šoj. Ma una tournée a Parigi rappresenta l’occasione per riscattare la sua vita e la sua arte: sostituendosi illecitamente al vero direttore, Andreï ricostituirà la sua vecchia orchestra dando vita a un concerto memorabile capace di espiare le colpe di un regime totalitario, trascendendo la Storia con una musica capace di armonizzare il Passato e il Presente.

Radu Mihaileanu Bucarest (Romania), 23 aprile 1958. È un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico rumeno. Suo padre, Mordechai Buchman, ebreo rumeno, ha cambiato nome in Ion Mihăileanu dopo essere fuggito da un campo di concentramento nazista durante la Seconda Guerra Mondiale. Radu ha abitato in Romania nel 1980 e si è stabilito poi in Francia, dove si è diplomato presso l'Istituto di Cinematografia di Parigi. Nel 1989 ha realizzato, insieme a Marco Ferreri il telefilm Symposium. (da Wikipedia). I suoi film: Tradire (1993), Train de vie (1998), Ricchezza nazionale (2002), Vai e vivrai (2005), Il concerto (2009).


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Lourdes

30.11.11 ore 17.00 Copertina Lourdes

LOURDES 2009, A, 96 min.
Di: Jessica Hausner Con: Silvie Testud, Léa Seydoux, Bruno Todeschini, Elina Löwensohn.

La giovane Christine, bloccata su una sedia a rotelle dalla sclerosi multipla, partecipa ad un pellegrinaggio a Lourdes, senza per questo dimostrare una grande fede. Durante la permanenza al santuario, guarisce dalla sua malattia: questa improvvisa e inaspettata situazione pone il dubbio sull'origine miracolosa dell'evento.

È stato presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2009 dove, oltre a ricevere il premio FIPRESCI, è riuscito nel sorprendente risultato di essere premiato sia dall'Organizzazione cattolica per il cinema (Premio SIGNIS) che dall'Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Premio Brian). (da Wikipedia)

Jessica Hausner Vienna (A), 6 ottobre 1972. Ha frequentato i corsi di regia della Filmakademie di Vienna, dove nel 1996 ha girato il cortometraggio Flora con cui ha vinto il concorso Pardi di domani di Locarno. Inter-view,il film girato per il diploma, ha ottenuto il Premio della Giuria della Cinefondazione al Festival del Cinema di Cannes nel 1999. Due anni dopo, Lovely Rita, il suo primo lungometraggio, è stato presentato nella sezione Un Certain Regard al Festival del Cinema di Cannes, e in seguito distribuito in venti territori. Il suo secondo lungometraggio, Hotel, è stato anch’esso selezionato per la sezione Un Certain Regard al Festival del Cinema di Cannes del 2004 e ha vinto il Gran Premio per il Migliore Lungometraggio Artistico alla Diagonale 2005.


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La prima notte di quiete

26.10.11 ore 17.00 Copertina La prima notte di quiete

LA PRIMA NOTTE DI QUIETE 1972, It-Fr, 127 min. Di: Valerio Zurlini Con: Alain Delon, Alida Valli, Sonia Petrova, Lea Massari, Giancarlo Giannini, Renato Salvatori. 

Daniele Dominici, professore di letteratura disilluso e tenebroso, arriva in una Rimini invernale, cupa e desolata, magistralmente fotografata da Dario Di Palma con toni lividi e angoscianti. In crisi sentimentale con la sua compagna, Daniele si lega in una storia d’amore disperata con Vanina, una sua allieva adolescente. La passione che li unisce, febbrile e totalizzante, li porterà ad abbandonare i rispettivi legami affettivi e a cercare l’illusione di una nuova felicità attraverso una tragica fuga.

Alain Delon
Sceaux, 8 novembre 1935. Rivale di Belmondo, Delon fu scoperto da René Clément e Luchino Visconti. Ha saputo cucirsi addosso un ruolo di duro dalla faccia d'angelo e dallo sguardo d'acciaio, risolto con stile brusco, efficace e deciso. Nel 1960 con Rocco e i suoi fratelli di Visconti la sua carriera è a una svolta decisiva. Negli anni successivi lavora con Antonioni nel film L'eclisse (1962) e con Visconti nel film Il Gattopardo (1963) dove interpreta il seducente e indimenticabile principe Tancredi. Negli anni '70 interpreta diversi ruoli sul grande schermo: La piscina (1968) di Jacques Deray, Borsalino (1970) con Jean-Paul Belmondo, L'evaso (1971), La prima notte di quiete (1972) di Valerio Zurlini, Mr. Klein (1976) di Joseph Losey.


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Berlin Calling

28.09.11 ore 17.00 Copertina Berlin Calling

BERLIN CALLING 2008, D, 104 min. Di: Hannes Stöhr Con: Paul Kalkbrenner, Corinna Harfouch, Rita Lengyel, Araba Walton.

Ickarus, dj e producer berlinese, si esibisce sui palchi e nei club più importanti del mondo. Alla vigilia dell’uscita del disco che dovrebbe consacrarne il definitivo successo, la sua carriera subisce una brusca frenata. Una pastiglia “sbagliata” lo costringe al ricovero in una struttura di disintossicazione. L’amore per la fidanzata Mathilde e per la musica lo spingeranno a rimettersi in gioco con un nuovo disco…

Hannes Stöhr Stoccarda (D) 1970. Laureato in Giurisprudenza e artista di strada, studia regia e sceneggiatura alla Film-und Fernsehakademie di Berlino e dalla metà degli anni ’90 realizza documentari e cortometraggi. Si fa conoscere al grande pubblico col suo primo lungometraggio Berlin is in Germany del 2001, molto apprezzato dalla critica. I suoi film: Berlin is in Germany (2001); One Day in Europe (2005); Berlin Calling (2008).


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I misteri del giardino di Compton House

31.08.11 ore 17.00 I misteri del giardino di Compton House

I MISTERI DEL GIARDINO DI COMPTON HOUSE 1982, GB, 103 min. Di: Peter Greenaway Con: Anthony Higgins, Janet Suzman, Anne-Louise Lambert.

Nella campagna inglese del 1694, Lady Herbert stipula uno strano contratto col pittore Neville: fare dodici disegni del maniero di Compton House ritraendolo in momenti diversi. I disegni devono essere pronti per il ritorno del marito. In cambio il pittore riceverà le attenzioni della donna. Conquistate anche le grazie della figlia di Lady Herbert, Neville si mette al lavoro. Ma dai suoi disegni emergono chiari i segnali di un delitto...

Peter Greenaway Newport (GB), 5 aprile 1942. Studia pittura e cinema alla Walthamstow School of Art. Come pittore ottiene una mostra personale nel 1964 alla Lord's Gallery. Negli anni successivi comincia a lavorare come tecnico del montaggio al Central Office of Information e a dirigere i primi cortometraggi. Nel 1982 viene presentato a Venezia I misteri del giardino di Compton House, suo primo lungometraggio a soggetto.

Tra i suoi film: Lo zoo di Venere (1985);  Il ventre dell’architetto (1987); Giochi nell’acqua (1988); Il cuoco, il ladro, sua moglie e l’amante (1989); l’ultima tempesta (1991); Il bambino di Mâcon (1993); I racconti del cuscino (1996).


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Il caso Paradine

27.07.11 ore 17.00 Il caso Paradine

IL CASO PARADINE 1947, USA, 113 min. Di: Alfred Hitchcock Con: Gregory Peck, Ann Todd, Alida Valli, Charles Laughton, Ethel Barrymore, Louis Jourdan, Charles Coburn.

L’affascinante Maddalena Paradine (Alida Valli) viene accusata di aver ucciso il marito. L'avvocato Keane (Gregory Peck) assume la sua difesa e si innamora di lei, mettendo a repentaglio il suo matrimonio e la sua carriera, ma nel corso del processo scopre che la donna ha avuto una relazione con lo stalliere di Villa Paradine (Louis Jourdan). Nel frattempo, il giudice Horfield (Charles Laughton), che presiede il processo, cerca di conquistare la moglie di Keane... (mymovies.it)

Alfred Hitchcock Leytonstone (GB), 13 agosto 1899 - Los Angeles, 29 aprile 1980. Dopo aver studiato presso una scuola di gesuiti, si iscrive alla facoltà di ingegneria. Al cinema arriva come disegnatore di titoli, rivelando subito una notevole attitudine, tanto da diventare capo ufficio della succursale inglese della Famous Players-Lasky. Ha l'occasione di misurarsi nell'aiuto-regia con Always Tell Your Wife (1921) diretto da Seymour Hicks, e subito dopo passa alla regia con Number Thirteen (1922) (Le Garzantine Cinema, Gianni Canova).

Tra i suoi numerosi film: Il pensionante (1927); Rebecca, la prima moglie (1940); Io ti salverò (1945); Notorious, l’amante perduta (1946); Il delitto perfetto (1954); La finestra sul cortile (1954); La donna che visse due volte (1958); Psycho (1960); Gli uccelli (1963).


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Mar Nero

29.06.11 ore 17.00 Copertina Mar Nero

MAR NERO 2008, Italia-Francia-Romania, 95 min. Di: Federico Bondi Con: Ilaria Occhini, Dorothea Petre, Corso Salani, Maia Morgenstern.

Angela, arrivata dalla Romania per fare la collaboratrice familiare, deve occuparsi della cinica e autoritaria Gemma, che ha appena perduto il marito e che ha un figlio lontano, a Trieste.  Pian piano il rapporto si svilupperà superando tutti i pregiudizi. Quando Adrian,  il marito di Angela, smette di rispondere alle telefonate della ragazza, Gemma decide di accompagnare la giovane amica nel ritorno in patria.

Federico Bondi È nato a Firenze nel 1975. Si è laureato in Lettere presso l’Università di Firenze. Dal 1996, è autore e regista di cortometraggi e documentari, oltre che di spot e videoclip. “Gemma è mia nonna e Angela è stata la sua ‘badante’” (Federico Bondi). “Alla sua opera prima il giovane regista toscano rivela già una notevole propensione alla sobrietà stilistica e, al contempo, si mostra assolutamente in grado di lavorare con gli attori ottenendo da essi il massimo. Ogni singolo gesto di quella grande attrice che è stata ed è Ilaria Occhini rivela la fiducia reciproca che è intercorsa tra regista e attrice.” (Giancarlo Zappoli, mymovies.it)


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Rahomon

25.05.11 ore 17.00 Copertina Rashomon

RASHÔMON 1950, Giappone, 88 min. Di: Akira Kurosawa Con: Toshiro Mifune, Machiko Kyo; Masayuki Mori, Takashi Shimura.

Al riparo dalla pioggia sotto la Porta di Rasho, ai limiti della città di Kyoto, un boscaiolo, un monaco e un vagabondo si interrogano sull’assassinio di un samurai e lo stupro di sua moglie per mano di un bandito. La storia viene raccontata da quattro testimoni, fra cui il brigante-violentatore, la moglie del samurai, la vittima (che parla attraverso una medium) e un narratore, che pare il più obiettivo dei testimoni. Ma qual è la verità?

Premio Oscar (onorario) al miglior film straniero; Leone d’Oro alla 16ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. “Mi era sempre parso che fin dall'avvento del sonoro, negli anni Trenta, avessimo dimenticato quel che c'era di meraviglioso nei vecchi film muti. Sentivo il bisogno di tornare alle origini del cinema per ritrovare quella bellezza particolare; dovevo dunque ritornare al passato.” (Akira Kurosawa)

Akira Kurosawa Tokyo, 23 marzo 1910 - Setagaya (Giappone) - 6 settembre 1998. Discendente da una famiglia di samurai, appassionato di letteratura (Shakespeare e i romanzieri russi) e di pittura, nel 1936 viene assunto da una casa di produzione cinematografica come sceneggiatore e assistente regista. Dopo un periodo di collaborazione con Kajiro Yamamoto, intraprende una propria carriera da cineasta. Già dalla sua prima opera Sugata Sanshiro (1943), presenta una perfetta sintesi fra il cinema d'azione americano e la ricerca psicologica autenticamente nazionale, che imponeva l'esaltazione dello spirito di sacrificio del singolo per il bene del paese. Soprannominato "l'imperatore del cinema giapponese", ha avuto una carriera lunghissima, influenzando generazioni di registi in tutto il mondo. Il suo ultimo film, Madadayo - Il compleanno, è uscito  postumo, nel 1999.


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La costola di Adamo

27.04.11 ore 17.00 .

LA COSTOLA DI ADAMO 1949, USA, 101 min. Di: George Cukor Con: Spencer Tracy, Katharine Hepburn, Judy Holliday, Tom Ewell, David Wayne, Jean Hagen.

Coniugi e legulei assumono, nello stesso processo, lui la funzione di viceprocuratore, lei di difensore di una mancata assassina. Il matrimonio va in crisi. Scritta da Garson Kanin e Ruth Gordon, è una commedia sofisticata in funzione di uno strepitoso ping-pong tra Spencer Tracy e Katherine Hepburn. George Cukor ha la mano leggera, il tratto elegante, l'ammiccamento giusto.

Questa commedia sulla guerra dei sessi è stata l’ispirazione di innumerevoli film e serie televisive incentrati su coppie combattive e intriganti. Tra i nove film leggendari che Spencer Tracy e Katharine Hepburn girarono insieme tra il 1942 e il 1967, La costola di Adamo è forse il migliore, ancora scoppiettante per i dialoghi arguti, le animate discussioni su discriminazioni e stereotipi sessuali e le loro meravigliose interpretazioni. (Angela Errigo, 1001 Film da non perdere, a cura di S.J.Schneider)

Katharine Hepburn Hartford, 12 maggio 1907 - Old Saybrook (Connecticut - USA) 29 giugno 2003. Nella sua carriera, durata più di settant'anni, ricevette dodici nomination al Premio Oscar come miglior attrice protagonista, e ne vinse quattro, tutti come migliore attrice protagonista, primato tuttora ineguagliato. Nel 1976 la Hepburn vinse anche un Premio Emmy, sempre come miglior attrice protagonista. Secondo la AFI's 100 Years... 100 Stars, è ritenuta essere la più grande attrice di tutti i tempi. (it.wikipedia). Tra i suoi film: La falena d’argento (1933), La gloria del mattino (1933), Piccole donne (1933), Primo amore (1935), Il diavolo è femmina (1936), Susanna (1938), Scandalo a Filadelfia (1940), La regina d’Africa (1951), Tempo d’estate (1955), Il mago della pioggia (1956), Improvvisamente l’estate scorsa (1959), Il lungo viaggio verso la notte (1962), Indovina chi viene a cena? (1967), Il leone d’inverno (1968), Sul lago dorato (1981).


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Gran Bollito

30.03.11 ore 17.00 Gran Bollito

GRAN BOLLITO 1977, ITA, 115 min. Di: Mauro Bolognini Con: Shelley Winters, Tony Marsina, Max Von Sydow, Renato Pozzetto, Alberto Lionello, Laura Antonelli, Mario Scaccia, Franco Branciaroli, Milena Vukotic.

Ispirata alle vicende di Leonarda Cianciulli, la saponificatrice di Correggio, è la storia di Lea, donna del Sud trapiantata malvolentieri in Emilia e morbosamente attaccata all'unico figlio vivo dopo moltissimi aborti, che pensa di esorcizzare la morte (con la quale è convinta di aver stretto un patto) sacrificando tre amiche, sole al mondo e senza figli. Le uccide e ne ricava sapone e biscotti. Follemente gelosa di Sandra, fidanzata dell’amatissimo figlio Michele, cercherà di eliminarla ma verrà fermata in tempo. (Il Morandini)

Mauro Bolognini Pistoia, 28 giugno 1922 - Roma, 14 maggio 2001. Iniziò la sua esperienza come autore tardoneorealista girando Gli innamorati (1955) e Giovani (1957). L'incontro con Pasolini ridefinì i parametri della sua arte che trovano espressione in La notte brava (1959), Il bell'Antonio (1960), La giornata balorda (1960). Lavorò molto sulla trasposizione di opere letterarie con risultati alterni sfiorando spesso il calligrafismo come in Senilità (1962), Agostino, (1962) Bubù (1971) Per le antiche scale (1975), L'eredità Ferramonti (1976). Con Metello (1971), dal romanzo di Vasco Pratolini, raggiunse un buon equilibrio narrativo ed espresse la sua opera migliore. Tra gli altri suoi film si ricordano: Imputazione di omicidio per uno studente (1972), Fatti di gente perbene (1974), Libera, amore mio (1973), La storia vera della Signora delle camelie (1981), La Venexiana (1986), Mosca addio (1987) e La villa del venerdì (1991).


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L'ospite inatteso

23.02.11 ore 17.00 Ospite inatteso

L’OSPITE INATTESO 2007, USA, 104 min. Di: Thomas McCarthy Con: Richard Jenkins, Haaz Sleiman, Danai Jekesai Gurira, Hiam Abbass, Marian Seldes.

Walter Vale, professore universitario di Economia, vedovo da cinque anni, vive una vita monotona in una cittadina del Connecticut. Quando Walter di malavoglia accetta di sostituire un collega a una conferenza a New York City, scopre con sorpresa che il suo appartamento, da tempo disabitato, è stato affittato con un imbroglio a una giovane coppia, il siriano Tarek e l'africana Zainab. Dopo un primo momento di sconcerto Walter decide di farli restare finché non si siano trovati un altro posto.

Si possono raccontare l'intolleranza, il disagio, la resistenza all'integrazione dell'America del dopo 11 settembre, senza ricorrere alle denunce urlate, agli scenari bellici, all'incubo terroristico. È ciò che ha fatto Thomas McCarthy con «L'ospite inatteso», lavorando su una struttura piacevolmente teatrale, una messa in scena sobria, una regia sorvegliata, ed efficaci sfumature drammaturgiche. (Alberto Castellano, Il Mattino)

Thomas McCarthy New Jersey, 30 gennaio 1966. L’ospite inatteso segue The Station Agent, distribuito nel 2003 da Miramax Films e applaudito dalla critica. Il film ha esordito al Sundance Festival, dove ottiene il Premio del Pubblico e il Premio di sceneggiatura Waldo Salt. Altri premi, il BAFTA (British Academy of Film and Television Arts) per la migliore sceneggiatura e due Independent Spirit Award, compreso il premio John Cassavetes. Il National Board of Review lo ha classificato al terzo posto nella sua lista dei dieci migliori film dell’anno. È stato candidato a tre premi SAG (Screen Actors Guild Award), compreso quello per il Migliore Insieme, e al WGA (Writers Guild of America) per la migliore sceneggiatura. Ha vinto premi anche in molti festival del cinema, compresi San Sebastian, Stoccolma, Città del Messico e Aspen. I crediti di McCarthy attore comprendono: Flags of our fathers – Lettere da Iwo Jima, Syriana, Good night, and good luck, Year of the Dog e Ti presento i miei. Compare anche nella stagione conclusiva dell’acclamata serie di HBO The Wire.


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Crimen

26.01.11 ore 17.00 Crimen

CRIMEN 1960, ITA, 108 min. Di: Mario Camerini Con: Alberto Sordi, Vittorio Gassman, Nino Manfredi; Silvana Mangano, Franca Valeri, Dorian Gray, Bernard Blier.

Il ritrovamento del cadavere di una vecchia e ricca signora, morta in circostanze misteriose, coinvolge, l'una dopo l'altra, tre coppie di italiani in vacanza a Montecarlo. Le bugie, le reticenze, le accuse reciproche e le prove raccolte dalla polizia, l'indicherebbero come i presunti colpevoli, ma l'acume del commissario incaricato delle indagini riuscirà a dipanare, in modo imprevisto, l'intricata matassa.

È una farsa, una delle tante farse all’italiana che spesso il nostro cinema ci sforna, ma è così furba, maliziosa e allegra e, nello stesso, è così accorta e sottile che, pur senza esser mai né trascendentale né sofisticata, riesce a far contenti tutti: pubblico facile e pubblico difficile. (Gian Luigi Rondi)

Mario Camerini Roma, 6 Febbraio 1895 - Gardone Riviera, 4 febbraio 1981. La sua era una famiglia di magistrati di origine abruzzese. Lui trascura gli studi, giuridici, ed esordisce dietro la macchina da presa nel 1923 con Jolly, clown da circo e tenta la via d'un cinema drammatico-realistico con Rotaie (1929). Viene definito acutamente il grande confessore della piccola borghesia italiana dolcemente addormentata durante il ventennio. È solo con l'avvento del sonoro, però, che egli individua la sua vena più autentica, dando vita a commedie leggere e levigate, a mezza via fra sentimento e comicità: il suo tocco lo farà paragonare a Lubitsch, dal quale lo divide però la predilezione per storie di ambientazione popolare e piccolo-borghese. L'enorme successo de Gli uomini, che mascalzoni (1932) inaugura un cinema all'insegna della grazia e della naturalezza. I successivi Darò un milione (1935), Ma non è una cosa seria (1936), Il signor Max (1937), Grandi magazzini (1939) delineano i temi d'un confronto tra valori degli onesti lavoratori e fatuità delle classi alte: basati su sceneggiature impeccabili. La sua carriera proseguirà ancora a lungo, con ottimi riscontri di pubblico: ma i titoli per i quali egli resta nella storia della cinematografia italiana sono appunto quelli della pentalogia piccolo-borghese degli anni Trenta.


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  • 26.01.11

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  • 23.02.11

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  • 30.03.11

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  • 27.04.11

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  • 25.05.11

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  • 29.06.11

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  • 27.07.11

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  • 31.08.11

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  • 28.09.11

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  • 26.10.11

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  • 30.11.11

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  • 21.12.11

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